Crescono contagi in Libia, paura in Italia: in arrivo a Lampedusa 180 migranti

SI chiama Ocean Viking la nave che sta portando 180 migranti a Lampedusa, isola della Sicilia.

Situazione critica per l’Italia e la Sicilia. Mentre continuano gli sbarchi, in Libia è caos Coronavirus: ieri si sono registrati 50 nuovi casi che portano a quota 874 i contagi totali. È un focolaio nazionale che si sta progressivamente allargando, quello libico, facilitato anche dalle condizioni igienico-sanitarie deprecabili nelle quali versano i prigionieri nei campi. È stata “Mediterranea saving humans” a lanciare l’allarme e l’Italia, intanto, trema: il nostro Paese, infatti, è da sempre il punto di sbarco primario per tutti gli individui che, in cerca di una vita migliore, tentano di raggiungere l’Europa. Questa consapevolezza assodata diventa pericolosa se si pensa all’aumento progressivo dei contagi nelle terre africane. Nel frattempo, la nave Ocean Viking naviga verso Lampedusa con 180 migranti a bordo: scoppia la polemica tra tutti i soggetti tirati in ballo.

 ITALIA, ARRIVA LA OCEAN VIKING A LAMPEDUSA

Situazione tesa nelle acque del mar Mediterraneo. Mentre la Ocean Viking naviga verso l’isola italiana di Lampedusa, “Sos Mediterranee” accusa Italia e Malta di non aprire i porti ignorando che, a bordo dell’imbarcazione, diversi migranti hanno tentato il suicidio gettandosi anche in mare:

“Mancanza di solidarietà dell’Ue, alcuni dei sopravvissuti – spiega – sono in condizioni precarie in mare da 8 giorni. La situazione è insopportabile. Abbiamo mandato cinque richieste alle autorità marittime italiane e maltesi per un porto di sbarco e abbiamo ricevuto solo due risposte negative finora”.

L’organizzazione umanitaria attacca ma l’Unione Europea si tira fuori dalla contesa:

Non spetta a noi – dice un portavoce – trovare o assegnare un porto per lo sbarco. Dipende dagli Stati membri e per questo li incoraggiamo a cooperare strettamente per trovare soluzioni nel Mediterraneo”.

Intanto, Nello Musumeci (governatore della Regione Siciliana) esprime la sua preoccupazione per la Sicilia:

Chiedo al ministro dell’Interno di attuare un diverso Protocollo di gestione perché nessuno può permettersi che le nostre città finiscano in pasto alla comunicazione negativa solo per aver deciso di non attendere i risultati dei tamponi a bordo o, come continua a chiedere la Sicilia, individuando altre navi per la quarantena obbligatoria“.

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