Libri che diventano opere d’arte: un’artista tra i banchi della scuola “Manzoni-Impastato”

In occasione di un sopralluogo alla scuola palermitana, Lisa Mancini, collaboratrice scolastica presso l’istituto, ha donato una delle sue creazioni al vicesindaco Fabio Giambrone. Ecco cosa si cela dietro questi bellissimi volumi, ai quali viene data una seconda vita

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Dare nuova vita a libri che finirebbero chissà dove; renderli un’opera d’arte attraverso ingegno, manualità e pazienza. E’ questo che fa Lisa Mancini, collaboratrice scolastica presso la scuola “Manzoni – Impastato” di Palermo, che proprio qualche giorno fa ha avuto occasione di donare al vicesindaco Fabio Giambrone una delle sue creazioni. Questi si trovava presso l’istituto per un sopralluogo e su iniziativa della preside, Silvia Schiraldi, si è deciso di omaggiarlo con uno di questi minuziosi lavori. Ad impreziosire il volume, per l’occasione, non poteva che essere lo stemma della città, l’aquila d’oro che reca tra gli artigli la sigla “S.P.Q.P.”.

Pazienza e manualità

Lisa si è tuffata nel mondo del Book folding sette anni fa. Qualcuno le donò un’enciclopedia mancante di un volume e lei iniziò a scervellarsi su cosa potesse farne. Un’enciclopedia senza un tomo è, infatti, quasi inutile, ma cercando su internet ecco che la tecnica del cut and fold, ovvero “taglia e piega”, le è accorsa in aiuto.

“Chi ha questa passione non fa altro che riciclare libri, prevalentemente con copertina rigida perché poi devono avere la possibilità di rimanere in equilibrio”, spiega a Palermo Live. “Attraverso diversi software si vanno a modificare delle fotografie, dei loghi o delle scritte. Qualsiasi tipo di immagine, insomma, non c’è limite sotto questo punto di vista. Il software finale mi concede la possibilità di andare minuziosamente a trascrivere delle misure pagina per pagina, anche millimetriche. A quel punto le ritaglio, le piego una sì e una no e vado o inserendo un cartoncino al fine di realizzare l’immagine elaborata oppure le rientro o le esco fuori. Dunque, sarà o a rilievo o scavato, sulla base della propria preferenza”.

Insomma, una tecnica complessa che richiede attenzione e precisione. Per un lavoro “semplice”, Lisa impiega anche due giorni. “Non consecutivi – precisa sorridendo -. E’ un lavoro manuale, con tanto di forbici, righello, matita. Ho quarant’anni e la vista non mi accompagna più come quando ne avevo venti!”. Lavori più complessi possono richiedere anche più di una settimana.

Dare una seconda vita ai libri

“Il mio obiettivo primario è quello del riciclo dei libri – sottolinea -. Dare una seconda vita e una seconda possibilità a questi libri che, poveretti, prenderebbero una strada poco felice”.

Un talento scoperto per caso, ma che ha tirato fuori una dote che Lisa aveva dentro di sé. Del resto in famiglia una vena artistica c’è sempre stata. “Penso sia anche una questione caratteriale; di pazienza ce ne vuole tanta. Non è sicuramente un lavoro indicato per le persone che non sono predisposte ad avere pazienza, magari sia arrendono alla prima occasione”.

Per Lisa è anche una valvola di sfogo. “Mi aiuta tanto a rilassarmi, perché lavoro nel settore dell’infanzia, con bambini molto piccoli. Ogni tanto la mia testa ha bisogno di un attimo di tregua. E’ una valvola di sfogo, quando sono in casa ammazzo il tempo così piuttosto che in un altro modo. In ogni libro che vado a realizzare diciamo che c’è un pezzo di vita, in tal senso. Ciò che vado a consegnare lo consegno con il cuore perché so quanto tempo ci ho speso e quanta passione ho applicato per poterlo realizzare”.

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