Licenziata dalla polizia Nunzia Schilirò, l’ex vicequestore di Roma no-vax

Nel 2021 la dirigente aveva partecipato a una manifestazione in piazza San Giovanni a Roma contro il Green pass e fu sospesa dal servizio. Ora il licenziamento

È un periodo difficile quello che sta attraversando l’ormai ex vicequestore di Roma Nunzia Schilirò. Nell’ottobre del 2021 era stata sospesa dal servizio dalla polizia senza percepire lo stipendio. Una conseguenza delle sue posizioni estreme, vicina ai No vax. Infatti, il 25 settembre 2021 la dirigente, originaria di Catania, aveva partecipato a una manifestazione in piazza San Giovanni contro il Green pass. Le sue parole furono così trancianti da convincere i suoi superiori a sospenderla e a infliggerle ben sette provvedimenti disciplinari.  Dal palco aveva detto: «Sono qui per dissentire con il Green pass che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde». Adesso, a distanza di quasi dodici mesi è arrivata la doccia gelata. Infatti, nell’anno in cui  è rimasta sospesa, è stata sottoposta a diversi procedimenti disciplinari. Al quinto è stata destituita, licenziata.

L’AMAREZZA DELLA SCHILIRÒ

«Sono stata licenziata per aver esercitato il diritto costituzionale previsto dall’articolo 21. Quale libertà di espressione esiste in Italia?», ha commentato Nunzia Schilirò sui social media. «Il 28 settembre 2022 – ha scritto – è stato decretato che i dirigenti di polizia sono schiavi del governo di turno». Comunque l’ex vicequestore dopo la “punizione” non si era fermata. Aveva girato molti salotti televisivi. Ed alle ultime elezioni si era candidata nella lista di Italexit, il movimento di Gianluigi Paragone che non ha superato lo sbarramento del 3%. Oggi, dopo la destituzione definitiva, ha spiegato: «Licenziata per le mie dichiarazioni, per quelle sul palco e per tutte le mie successive. Quelle, per esempio, in difesa dei portuali di Trieste, aggrediti a colpi di idrante, quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano”.

ACCUSE ALLA POLIZIA

La Schilirò ha lanciato anche una stilettata ai vertici della polizia di Stato, evidenziando con amarezza: «I condannati per il G8 di Genova tutti in servizio e, in certi casi, addirittura promossi. E io licenziata. Per ora devo combattere». Infine ha affermato: «Ieri, probabilmente dopo che avevano fatto i conteggi delle elezioni, dopo che si erano assicurati che avevamo perso, mi è arrivata la destituzione».