Nuovi richiami per alcuni prodotti alimentari in Italia. Trai i primi, il Ministero della Salute ha segnalato che è stato richiamato a scopo precauzionale, per rischio chimico, un lotto di riso Carnaroli a marchio Carosio, venduto sugli scaffali della catena di supermercati Lidl.
In alcune confezioni da 1 kg, con data di scadenza a febbraio 2025 e codice a barre 20505318, sono presenti tracce di cadmio oltre i limiti consentiti. Il riso Carnaroli ritirato è stato prodotto per Lidl dall’azienda Curti srl, nello stabilimento di Valle Lomellina, in provincia di Pavia. Il Ministero esorta i consumatori a non mangiare il riso e a riportarlo al punto vendita per ricevere un rimborso.
Ingerire dosi eccessive di cadmio, sostanza classificata tra i cancerogeni umani certi, aumenta il rischio di sviluppare tumori. Se la concentrazione nel cibo si fa troppo elevata può «provocare diarrea, mal di stomaco, vomito. L’assunzione cronica può causare anche demineralizzazione delle ossa, quindi un rischio maggiore di fratture, insufficienza renale, danni al sistema nervoso e riproduttivo.
Ma il riso Carnaroli non è l’unico prodotto tolto dagli scaffali in queste ore. Segnalato anche un prodotto della catena di supermercati Coop: ritirati due lotti di condimento per le insalate di pasta. Nei barattoli di vetro a marchio Coop da 285 grammi, numeri di lotto TF224 MFE173 e TF224 MFE177 e data di scadenza fissata ad agosto 2025, potrebbero essere presenti frammenti di vetro. Agli acquirenti il ministero ha chiesto di non mangiare il condimento, prodotto per Coop Italia dall’azienda F.lli Polli Spa nello stabilimento di Eboli, in provincia di Salerno, ma di restituirlo nel punto vendita così da ricevere il rimborso.