Palermo, limitazioni nel centro storico e nelle discoteche con il nuovo “Regolamento Movida”

Le norme vogliono assicurare la coesistenza tra i residenti e le attività di esercizio pubblico e di intrattenimento

Palermo movida

La prossima settimana saranno votate in Consiglio le nuove norme introdotte nel Regolamento Movida. In esse è previsto che le discoteche possano rimanere aperte fino alle 5, per arginare l’invasione di giovanissimi ancora in cerca di svago nelle strade. Invece chiusura alle 3 per i locali dove si fa intrattenimento musicale. Ma nel centro storico ci sono altri orari. Impianti e concerti ospitati nei pub dovranno terminare entro mezzanotte nei feriali e all’una nei fine settimana. Invece nei gazebo che occupano il suolo esterno, stop alla musica alle 22 nei feriali e alle 23 nei weekend.

Fino ad ora non erano previsti limiti, e ognuno faceva come gli pareva. Quindi, un provvedimento necessario, dopo le denunce e le proteste dei residenti. Servirà a mettere ordine nelle emissioni acustiche soprattutto nel perimetro del centro storico, da via Maqueda al Cassaro e vicoli adiacenti, la zona dove è più concentrata la presenza dei giovani nelle notti della movida.

Sul regolamento confronto con le categorie interessate e con la questura

Come scrive il Giornale di Sicilia, l’assessore Giuliano Forzinetti ha precisato inoltre: “In caso di ripetute violazioni inseriremo come sanzione il divieto di insediamento di nuove attività per almeno 12 mesi. Una ulteriore precauzione per evitare le cessioni di azienda e le riaperture con altri soggetti all’interno degli stessi immobili». La bozza è nata dopo un confronto con le categorie interessate e con la questura. I provvedimenti inclusi nel regolamento  mirano a ridare dignità al Cassaro, evitando che si trasformi in una pista da ballo a cielo aperto ed in una discarica di bottiglie e resti di alcolici abbandonati spesso dentro le fontane o vicino ai monumenti. Nel documento si legge: «Le disposizioni introdotte intendono tutelare la salute, l’ambiente e il paesaggio, il patrimonio artistico e culturale, la sicurezza e l’ordine pubblico, contemperandole con le esigenze del commercio e del divertimento».

Le violazioni costeranno multe e chiusura.

Quindi il nuovo regolamento  vuole assicurare la coesistenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e di intrattenimento. Regolando i comportamenti e gli impatti sull’ambiente urbano che derivano dalle manifestazioni pubbliche o private e dagli esercizi commerciali, artigianali alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande. Ed assicurare, inoltre, la completa pulizia e la massima condizione d’igiene da rifiuti, ed in particolare vetro, carta, plastica, lattine e contenitori per alimenti, derivanti sia dalla normale attività sia da eventuali comportamenti generanti degrado ambientale posti in essere dagli avventori o frequentatori dei locali. In particolare, sono tenuti a rimuovere i resti di consumazione dal suolo pubblico nel raggio di 10 metri dalla soglia o dal perimetro delle pertinenze. Le violazioni costeranno multe e chiusura.