Dossier sull’Intercity Milano-Palermo: è il peggiore treno d’Italia, lento e sporco

La bocciatura è messa nero su bianco dal ministero delle Infrastrutture pulizia, ritardi e stato delle carrozze indici negativi dei mezzi diretti nell’Isola da Milano

I treni che partono da Milano o da Roma per raggiungere la Sicilia sono i peggiori d’Italia. Peggiori in tutto. In lentezza, pulizia e qualità del servizio. Fra i treni a lunga percorrenza, il peggiore in assoluto comunque è il Milano-Sicilia. Come scrive oggi il quotidiano “La Repubblica”, proprio quella coppia di Intercity Notte che collega il capoluogo lombardo con Palermo e Siracusa. Questi treni non solo sono ultimi per puntualità. Sono anche gli unici fra i 118 treni italiani a peggiorare le loro performance fra il 2019 e il 2020.

PER QUESTO SERVIZIO LO STATO PAGA 100 MILIONI L’ANNO

Ma quello che è grave, è che a certificare la bocciatura sia stato proprio il ministero che sovrintende anche alle Infrastrutture. Lo si può riscontrare nella sua consueta relazione stilata per monitorare l’applicazione del contratto di servizio fra lo Stato e Trenitalia. Accordo che regola il servizio di treni Intercity, quelli del cosiddetto “servizio universale”. Un servizio che lo Stato finanzia con 100 milioni di euro l’anno per averlo garantito al di là delle convenienze di mercato.

TRENI POCO PUNTUALI

In questi mesi al  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è in corso la revisione periodica, prevista ogni cinque anni dell’ultimo accordo decennale. E da questa revisione è venuto fuori con chiarezza che gli Intercity che partono e arrivano in Sicilia sono i peggiori. I Milano-Sicilia sono passati da un indice di puntualità dell’83,13 per cento del 2019 al 75,47 per cento del 2020. A seguire ci sono i Sicilia-Roma, che, nonostante migliorino nella puntualità, passando dall’83,96 al 91,68 per cento, rimangono al di sotto degli standard previsti dal contratto di servizio.

PENALITÀ PER INEFFICIENZA

Non a caso il  Mit ha multato Trenitalia, per le inefficienze registrate nel 2020, con una penalità di 3,6 milioni di euro. Basti considerare che solo nel 2019 sono stati 903 i guasti agli impianti di climatizzazione che sono costati a Trenitalia 1,8 milioni di euro di multa e 52 guasti all’impianto di illuminazione, con 102mila euro di penalità.