Claudio Lippi, 78 anni appena compiuti, ha fatto una visita a Montecitorio, accompagnato da alcuni deputati di Fratelli d’Italia. Lo storico conduttore televisivo è tra i volti che la nuova Rai potrebbe presto riesumare. Nel corso della “passeggiata”, ha parlato a ruota libera con un giornalista de “La Stampa“, che oggi pubblica l’intervista.
Lippo se l’è presa un po’ con tutti, a cominciare da Fabio Fazio che, secondo lui, ha raccontato bugie. “Se ne è andato lui, dicendo che la pubblicità aveva fatto incassare il triplo di quanto costava il programma”, ha detto Lippi. E si è chiesto: “Ma se costava 450 mila euro a puntata, incassava 1 milione e 200 mila di pubblicità? Ma dai …”. Poi ha aggiunto: “Fazio è stato un farabutto: lui e la sua sorellina avevano già pronto un contratto milionario con Discovery. Ma sa che c’è? Basta pigiare il nove sul telecomando per vederli ancora, qual è il problema?”.
Lippi ne ha anche per Lucia Annunziata: «Ha fatto propaganda, “kultura” con la k. Ora basta. L’ha vista l’intervista alla ministra Roccella? Cattiva, aggressiva. Non è Rai quella». Dice di seguire la politica: «Giorgia la conosco. È così generosa: ha rinunciato prima alla sua gioventù e ora alla famiglia per fare quello in cui crede. Anche il compagno è una brava persona». Secondo lui la Rai dovrebbe avere la sua immagine: «Serve un linguaggio popolare. Giorgia è una “popolana di Garbatella”. Ha vinto le elezioni parlando agli italiani e alle italiane. Serve quel linguaggio lì». Sulle opposizioni ha le idee ancora più chiare: «Quali opposizioni? Litigano tutte. Il Pd prende ancora il 20%, incredibile. Ma chi li vota? Boh. Calenda si mette nelle mani di Renzi. Sembrano il gatto e la volpe. Poi, sinceramente, Calenda può fare politica? Al massimo può fare l’opinionista al bar».
Secondo Claudio Lippi “è arrivato il momento di portare il talento in Rai”. Vuole «meno gay e gaie in tv», ed ha affermato: «Stefano Coletta, il direttore che per fortuna non c’è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare? Allora anche noi etero dovremmo fare coming out, no? Vabbè, basta adesso, o dirà che sto delirando …». Poi lo storico presentatore ha svelato i suoi piani per il futuro: «Un programma, in prima serata su Rai1, lo vorrei chiamare “Condominio Italia”. Parliamo di cause condominiali: quanto tempo, denaro e bile costano. Forse è meglio risolverle con un aperitivo fra condomini, no?». Oppure: “L’altro è ‘Ieri, oggi’, un vecchio format che parla di televisione, con spezzoni d’archivio».
Nella mattinata di oggi, 9 giugno, una nota della Rai esclude programmi tv in collaborazione con Lippi. Sotto la lente di viale Mazzini proprio le dichiarazioni su Coletta: «Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore»