L’Italia s’è desta: dalla pentolada di Milano alla mutandata di Napoli

Proseguono le proteste pacifiche dei commercianti italiani atterrati dalla crisi causata dalla pandemia: forme originali e pacifiche di dissenso verso le scelte del Governo.

Che sia il tamburellare ossessivo delle pentole dei meneghini, o la ancora più estrosa mutandata partenoepa, il messaggio è forte e chiaro: il Governo deve darsi una mossa prima che la situazioni degeneri. “Siamo rimasti in mutande a causa di tutti questi Dpcm”, lamentano per le strade di Napoli tante donne. “Proprio noi, che questo indumento intimo lo vendiamo”. Sì, perchè in questo caso a manifestare sono le esercenti del settore abbigliamento intimo. “Se compri un reggiseno non prendi il Covid, se compri una maglietta sì.” E ancora: “Siamo meno essenziali di un videogioco”, fino al più “inflazionato” “Lo Stato si è dimenticato di noi“. Insomma, per le esercenti napoletane del suddetto settore, costrette dalle nuove regole a restare chiuse, un modo pacifico per dimostrare il loro dissenso verso una decisione ritenuta incoerente e ingiusta.

A PIANGERE E’ L’INTERO PAESE

Dal sud al nord, dove, davanti il Palazzo della Regione si sono dati appuntamento in tanti. Sono i commercianti di Milano, dal punto di vista economico da sempre città simbolo dell’Italia che funziona. Eppure, a dimostrazione del fatto che di questi tempi a piangere è l’intero Paese, basta leggere gli striscioni e i cartelli adagiati sul pavimento della piazza. Dall’ormai ecumenico “La Sanità – in questo caso lombarda – è fallita”, al “20 milioni di euro gettati all’aria per la prenotazione vaccinale in Lombardia”.

REGIONE LOMBARDIA FALLIMENTARE

Proteste, neanche a dirlo, indirizzate alla politica di una Regione, secondo i presenti, amministrata in tempo di pandemia come peggio non si potrebbe. La vera zona Rossa da chiudere è la Giunta Regionale Lombarda per grave e manifesta incapacità e inaffidabilità suona come una sentenza. Per non parlare del tasto Scuola, di quello riguardante la Cultura e, ancora, di un piano vaccinale ritenuto del tutto inadeguato. Ed ecco che allora gli organizzatori invitano i presenti a farsi sentire, a non smettere il tamburellare delle pentole. “Perchè è giunta l’ora che i governanti aprano bene le orecchie e diano risposte ad un Paese sull’orlo del fallimento”.