Il 29 giugno scorso a Borgo Nuovo una lite tra vicini è sfociata in un accoltellamento. Michele Mercurio avrebbe ferito il suo vicino a causa di un diverbio per un cucciolo. Adesso il tribunale di Palermo ha disposto per il 46enne il passaggio dal carcere ai domiciliari anche se resta accusato di tentato omicidio aggravato.
La discussione sarebbe nata perché Mercurio, appassionato di animali, avrebbe chiesto al vicino di casa di restituirgli un cucciolo che gli aveva regalato in precedenza. Il vicino per tutta risposta avrebbe iniziato a insultarlo; poi avrebbe cercato di colpirlo con una zappa e con una mazza di legno. Michele Mercurio per difendersi avrebbe utilizzato una gamba di un tavolo in metallo.
Secondo gli avvocati, durante la colluttazione, il vicino avrebbe tentato di strangolare Mercurio, loro assistito, che a questo punto per difendersi avrebbe estratto un coltello dalla tasca e colpito al collo il rivale. Inoltre gli avvocati spiegano che dopo la colluttazione il loro cliente avrebbe cercato di tamponare la ferita della vittima chiamando anche i soccorsi. I due medici legali nominati dalla procura hanno confermato i segni di ecchimosi al collo di Mercurio, che dimostrerebbero la veridicità del suo racconto.
“L’ordinanza di custodia cautelare non ha tenuto conto del comportamento successivo del nostro cliente che si è adoperato per salvare la vita al ferito. Mancava l’elemento psicologico della condotta di tentato omicidio. Chi vuole uccidere una persona dopo averla ferita non si adopera per salvarlo ma approfitta della sua diminuita difesa per portare a consumazione il reato. Un comportamento anomalo e incompatibile con una reale volontà omicidiaria”, ha commentato l’avvocato Giada Caputo.