Lo spettro della siccità sulla Sicilia, il sindaco di Agrigento: “Pronto a restituire il titolo di Capitale della Cultura”
L’intervento nel corso dell’Assemblea dei Sindaci di Aica, Azienda idrica dei Comuni agrigentini, convocata d’urgenza sul tema della crisi idrica
“Sono pronto a restituire il titolo di “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025” se la città dovesse essere ancora irrimediabilmente attanagliata dalla crisi idrica”. A parlare così è Franco Miccichè, sindaco di Agrigento, nel corso dell’Assemblea dei Sindaci di Aica, Azienda idrica dei Comuni agrigentini. L’incontro era stato convocato d’urgenza per discutere sulle possibili soluzioni per contrastare la crisi idrica legata alla siccità.
Siccità, la Sicilia chiede stato lo stato di emergenza nazionale
Una situazione “drammatica” per tutta la regione, così come l’ha definita il governatore Renato Schifani che ha avanzato richiesta al Consiglio dei Ministri affinché sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica in Sicilia.
“La siccità in Sicilia sta diventando drammatica – ha detto Schifani nelle scorse ore -. La Regione ha già messo in campo una serie di azioni per mitigare la crisi, aiutando i settori produttivi e limitando i disagi ai cittadini, ma servono anche urgenti interventi statali per operare su reti e sistemi di approvvigionamento idrico e per sensibilizzare i cittadini a un uso più razionale della risorsa. Inoltre, sono necessari sgravi fiscali e contributivi, moratorie e sospensione di adempimenti per le imprese del settore agricolo e zootecnico che sono in gravissima difficoltà”.
L’incontro col ministro della Protezione civile Nello Musumeci
“Sono d’accordo – ha sottolineato il sindaco Miccichè -. Bisogna coinvolgere il governo nazionale a sostegno di un’isola assetata e disperata. A breve incontrerò il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, che ben conosce la condizione infrastrutturale idrica della regione. Gli consegnerò un documento congiunto firmato da tutti i sindaci agrigentini affinché siano adottate misure straordinarie. Ritengo che tra l’altro bisogna rendere utilizzabile il bacino più ampio a nostra disposizione, ovvero il mare, e quindi il ripristino o l’installazione dei dissalatori lungo la costa, ad esempio a Porto Empedocle dove vi è già un impianto dismesso”.
“Sono consapevole dei gravissimi disagi che affliggono la popolazione – ha concluso Miccichè –. Mi immedesimo nelle loro difficoltà, ne sono sinceramente amareggiato, ma rassicuro i miei concittadini che l’impegno dell’amministrazione di Agrigento a rimedio della crisi è e sarà tenace e agguerrito. Mi appello inoltre al sostegno sostanziale di tutta la deputazione locale, a prescindere dai colori politici. Confido negli ottimi e proficui rapporti con i nostri rappresentanti alla Regione Siciliana e, in particolare, con il presidente Schifani, che colgo l’occasione per ringraziare a fronte della costante attenzione che riserva al nostro territorio”.