Fino a quando non c’era l’ordinanza di Nello Musumeci che ha stabilito il costo dei tamponi per i non vaccinati in 15 euro, i no-vax utilizzavano l’hub della Fiera come un distributore automatico di tamponi, per poi potere fare i Green pass. E quindi potere fare vita sociale senza restrizioni, oppure avere la possibilità di partecipare a meeting e riunioni in presenza. Come si legge su Repubblica, ieri i non vaccinati che si sono recati alla Fiera per continuare ad approfittare di questa “comodità”, hanno trovato una sgradita sorpresa. Il tampone per loro era a pagamento
Uno degli intervistati, ha detto: «Ho fatto il tampone quando mi è servito. Ne ho fatto uno il giorno prima di partire per le vacanze e ora devo farlo perché domani ho una riunione aziendale in presenza in cui devo avere il Green pass». Mentre un’altro ha spiegato: «Avevo intenzione di farne un altro fra due settimane quando tornerò finalmente allo stadio a vedere la Roma. Gratis e in poco tempo era la soluzione perfetta, adesso dovrò vaccinarmi anche perché nessuno mi rimborsa il costo dei tamponi». Ieri nella corsia della Fiera dedicata ai tamponi “drive in”, poco prima della chiusura alle 11 la coda aveva raggiunto il centinaio di metri.
Una signora che non ha fatto in tempo ad accedere si è lamentata dicendo: «Devo pagarlo 15 euro, aspetto un’ora e mezza in auto sotto il sole e quando arrivo al cancello mi dicono di tornare domani. Il vaccino? Ho un po’ paura ma il titolare del mio negozio è stato chiaro: tampone o vaccino a lui non importa, l’importante che io tutti i giorni che lavoro abbia Green Pass valido. Io non posso certo pagare 15 euro ogni due giorni». Comunque ieri in Fiera la maggioranza dei palermitani in attesa era vaccinata. A fine mattinata sono stati 590 i test gratuiti, a fronte di appena 31 test a pagamento per non vaccinati. Al gazebo dei prelievi dicono: «Quando era gratuito il numero dei non vaccinati che venivano a testarsi era molto più alto. Speriamo che si siano convinti ad immunizzarsi».