Lo tocchi tutti i giorni, ma è come se mettessi le mani nel WC: attenzione a questo oggetto perché è sporchissimo e non te ne accorgi | Adesso ci penserai due volte

Lavarsi le mani accuratamente e più volte al giorno è una delle accortezze più importanti adottabili per preservare la propria salute (foto Pixabay) - Palermolive.it

Lavarsi le mani accuratamente e più volte al giorno è una delle accortezze più importanti adottabili per preservare la propria salute (foto Pixabay) - Palermolive.it

C’è un oggetto insospettabile che rappresenta un vero e proprio attentato alla salute dell’uomo: è più sporco di un wc.

L’importanza di un gesto semplice come quello di lavarsi le mani è stata evidenziata agli occhi dell’intera umanità dalla pandemia di Coronavirus. Durante quest’ultima, sono state rispolverate le regole per una corretta ed efficace igiene personale, allo scopo di prevenire i contagi.

Una prassi che è indispensabile continuare a seguire quotidianamente al fine di preservare la propria salute e scongiurare la diffusione di malattie infettive. Le mani vanno lavate non soltanto quando sono effettivamente sporche, ma in più occasioni nell’arco della giornata.

Non va dimenticato come sia fondamentale non limitarsi ad aprire il rubinetto e passare le mani sotto il getto d’acqua al fine di eliminare sporcizia e/o batteri: è indispensabile l’utilizzo di sapone e acqua corrente o, in assenza di acqua, è possibile fare ricorso a igienizzanti specifici. Inoltre, è determinante l’igiene prima dei pasti, dopo avere toccato oggetti appartenenti ad altri, avere frequentato luoghi affollati o ambienti poco puliti.

In tal senso, esiste la possibilità di contrarre infezioni attraverso una cosa che tutti noi utilizziamo ogni dì più volte al giorno. Rientra indubbiamente nell’elenco degli insospettabili, ma vi basti sapere che è un oggetto sette volte più sporco di un wc.

Se l’hai toccato, lavati subito le mani: ha un sacco di batteri

L’azienda Initial Washroom Hygiene ha effettuato una serie di tamponi sugli smartphone del Regno Unito, mediante un dispositivo portatile capace di illuminare i microbi vivi presenti sulla superficie.

Come riporta il quotidiano “Il Giornale”, il professore emerito di batteriologia presso l’Università di Aberdeen, Hugh Pennington, ha dichiarato: “Fare un tampone su uno smartphone è come controllare un fazzoletto. È probabile che vi siano germi a causa del contatto fisico stretto che più volte al giorno si ha con il dispositivo. Ci sarà il norovirus sui telefoni in questo periodo dell’anno, ma i germi sugli smartphone saranno probabilmente i batteri stessi delle persone, quindi la probabilità di trasmettere malattie è bassa. Tuttavia, potrebbe essere sconsigliato condividere i telefoni”.

Smartphone (foto Pixabay)
Smartphone (foto Pixabay) – Palermolive.it

Attenzione allo smartphone: può infettarti

Lo studio in questione ha preso in esame 50 smartphone e al termine dell’indagine è risultato che la più alta percentuale di batteri era presente sui telefoni dotati di custodia in pelle. Non solo: un sondaggio condotto su un campione di 2mila persone ha svelato che nel 40% dei casi l’utilizzo dello smartphone avviene nel bagno del luogo di lavoro.

Non una novità assoluta; infatti, nel 2011 gli esperti della London School of Hygiene & Tropical Medicine hanno evidenziato che un cellulare su sei è stato contaminato da materiale fecale, non ultimi i batteri dell’Escherichia Coli, tutt’altro che innocui per stomaco e intestino.