“Don Pino Puglisi è stato ucciso da chi pensava di salvarsi ricercando il potere. Ogni ricerca di potere è mafia. Ovunque, anche dentro la Chiesa”. Così ha detto l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice questa mattina al cimitero di Santo Spirito Sant’Orsola in occasione della commemorazione dei fedeli defunti.
“Ricordiamo Pino Puglisi e ricordate la nostra coscienza quando torniamo alla logica liturgica del nostro martire”.
L’arcivescovo ha poi parlato dell’importanza della fede e della sacralità dei corpi. “I cimiteri non sono altro che la città dentro la città. La città-giardino che ci ricorda la Gerusalemme nuova, lì dove non ci sarà più lutto né lacrime. Ecco perché i corpi li custodiamo in vita e in morte. Il corpo è un sacrario che non va mai violato, qualsiasi nome porti, qualsiasi colore della pelle abbia”.
“La fede la dobbiamo trasmettere già nel grembo materno. Amare Dio e il nostro prossimo. Oggi rischiamo di perdere la cosa essenziale della convivenza umana, perché facciamo sempre meno dell’unico vero Salvatore”.
Don Corrado Lorefice conclude l’omelia con una dura invettiva contro la droga: “I nostri figli sono nelle mani di uomini che li illudono con alcol e droghe, perché hanno interesse solo al denaro. I nostri figli tornano a casa distrutti nella coscienza dei sentimenti e nella lucidità mentale. C’è chi li manipola e per questo dobbiamo chiedere al Signore che ci rinnovi il dono della fede.