“Chi ha incastrato Chico Forti?” é il titolo del nuovo libro del magistrato palermitano Lorenzo Matassa, dedicato alla vicenda dell’ex velista e produttore televisivo condannato per omicidio negli Stati Uniti.
Già disponibile negli stores on-line, il racconto, pubblicato da Serradifalco Editore – già a partire dal titolo – ruota attorno a una domanda irrisolta, dentro una storia molto complicata che si dipana tra inganni di ogni tipo.
Lo sfondo è quello di Miami, in Florida, luogo dell’assassinio del celeberrimo stilista italiano Gianni Versace, avvenuto nel 1997.
Chico Forti è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di avere ucciso il giovane imprenditore australiano Dale Pike.
“Il racconto – spiega Lorenzo Matassa – nasce dall’incontro casuale tra me e Chico Forti, nel pomeriggio del 19 luglio del 1992, giorno della strage in cui trovarono la morte Paolo Borsellino e la sua scorta, al largo del mare di Mondello”.
Il destino farà incontrare nuovamente i due uomini a Miami, ma stavolta Chico Forti si troverà schiacciato dal peso di un’accusa da sedia elettrica.
Il libro prova a fare ragione di quel destino e dell’idea di Giustizia che, oltreoceano, secondo l’autore, si afferma non senza difficoltà.
“Il processo che determinerà la condanna a vita di Chico Forti – spiega il magistrato –sembra avere aspetti assai controversi “. Non a caso, sono molte le critiche condivise da larga parte del mondo giornalistico, televisivo e politico elevatesi maggiormente in tempi recenti.
“Le azioni volte al rimpatrio – prosegue Lorenzo Matassa – promosse dai governi succedutisi in questi ultimi anni, non hanno trovato alcun risultato”.
“Nel dicembre 2020 il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio annunciò, con grande eco di stampa – aggiunge – l’imminente ritorno in patria di Chico Forti”.
“A questo annuncio – conclude – è seguito solo un silenzio imbarazzato durato fino ad oggi”.
Il libro analizza anche le ragioni dell’opposizione, da parte degli USA, all’applicazione della Convenzione di Strasburgo sull’estradizione.
Un diniego che appare inspiegabile, in una situazione davvero singolare.
Lorenzo Matassa è nato nel 1959 a Palermo, dove vive e lavora.
Ha scritto quattro romanzi: “Stereogramma”, “Il Segmento Aureo”, “Tra il dubbio e l’inganno”, “Clemendor”.
Ha ideato i testi letterari di due libri fotografici “Sicily My Life” e “Le isole dell’Isola”.
Nel 2015, ha realizzato la sceneggiatura del docu-film “Terra Madre” narrato dalla voce di Giancarlo Giannini e proiettato a Milano in occasione dell’EXPO per presentare la Sicilia e le sue immense bellezze.
Nel 2017 insieme all’acquerellista Fabrice Moireau ha realizzato “Sicilia, il Grand Tour” un libro che racconta un nuovo viaggio goethiano nell’isola attraverso l’esposizione di quattrocento acquerelli presso la Fondazione “Federico II” del Palazzo Reale a Palermo e la Fondazione “Terzo Pilastro” a Roma.