Calogero Salamone, fratello di Antonella, la donna uccisa dal marito ad Altavilla insieme ai due figli di 15 e 5 anni, ha rivelato al Tg1 dei particolari sulla coppia palermitana fermata insieme a Giovanni Barreca, tutti accusati di triplice omicidio. Si tratta di Sabrina Fina e a Massimo Carandente. “Mia sorella ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti i demoni. Noi pensavamo che parlassero in modo figurato, ma cercavamo di dire a nostra sorella di mandare via queste persone. Praticamente quello che li teneva in casa era lui. Loro si sono infilati in casa e gli hanno detto che dovevano dormire lì per togliere gli spirti di casa”.
“Abbiamo detto a mia sorella di andare via – continua il fratello – ma lei non riusciva a partire perché i miei nipoti erano abituati qua. Io l’amavo mia sorella e i miei nipoti”. Poi su Barreca chiarisce: “Lui non ha problemi psichici, è sano di mente, che non passi questa versione perché ha sempre imbrogliato le cose”.
La terza figlia di Barreca, di 17 anni, era la prediletta di Barreca. La ragazza non ha profili online e, secondo quanto raccontano i compagni, a scuola era sempre in disparte. “Il padre cercava di accontentarla in tutto”, sostengono le testimonianze. Quando i carabinieri domenica sono arrivati nella casa della strage, dopo la telefonata di Giovanni Barreca al 112 nel cuore della notte , l’hanno trovata seduta sul letto in stato confusionale. Alle forze dell’ordine ha detto: “Hanno fatto un esorcismo”. Gli esami diranno se la sua percezione dei fatti è stata alterata da droghe e farmaci. Ma il suo telefono, secondo i conoscenti, ha squillato fino a sabato. E ci si chiede, perché non abbia lanciato l’allarme, chiedendo aiuto. Ancora i tempi del massacro non sono chiari, ma senza dubbio la strage si è svolta in più giorni giorni.
LEGGI ANCHE: