Luca Longo, l’imprenditore stalker: i racconti delle modelle a “Le Iene”

Le giovani raccontano di mani che si allungavano troppo, ricatti hot e non solo

Luca Longo

“Ho cominciato ad avere attacchi di panico, mi spaventavo anche ad uscire da sola. E’ un uomo pallido, viscido, schifoso… Non poteva continuare così”. Così una delle tante modelle intervistate da Veronica Ruggeri a “Le Iene”. Nella trasmissione, andata in onda su Italia Uno nella serata di mercoledì 23 febbraio, alcune ragazze anche minorenni hanno accusato Luca Longo, titolare di un’agenzia di modelle a Palermo, ora agli arresti domiciliari, di essere uno stalker ed un molestatore.

Le giovani raccontano di appuntamenti per casting a casa sua, sfilate nella sua camera da letto, mani che si allungavano troppo, ricatti hot e non solo. Tantissime anche le minacce. Durante il servizio vengono mandati in onda tantissimi audio proprio da parte dell’agente Longo, in uno di questi si sente: “Una persona può diventare anche pericolosa. Fate attenzione”. Il tutto con un tono di voce abbastanza elevato.

Di fatti, Luca, non accettava che le ragazze si rifiutassero. Coloro che non sottostavano al suo volere e tentavano di sfuggirgli venivano minacciate con video a sfondo sessuale e perseguitate con messaggi e continue telefonate, talvolta anche da altri numeri o anonime. Ogni singolo momento della giornata voleva inoltrata la posizione di ciascuna, per poterle controllare meglio. La sua era una vera e propria ossessione.

Poi il racconto shock di una ragazza: “Lui mi ha fatto le foto con il cellulare. Poi ha cominciato a baciarmi sul collo e poi è sceso piano piano sul seno. Ero rigida, un pezzo di legno. Gli dicevo di smetterla. Mi ha presa per un braccio, mi ha trascinata in stanza ed ha chiuso la porta a chiave. Per evitare qualche pericolo, ho mandato la posizione sia a mia madre che ad una mia amica. Mi ha presa da dietro ed ha cominciato a strusciarsi. Poi per fortuna mi ha chiamata mia madre. E’ stata una grazia!”.

Un’altra giovane continua: “Non ti potevi liberare di lui. – racconta a Veronica Ruggeri – Una volta che lo bloccavi provava a contattare i genitori”. A quel punto si sente un audio proprio di Longo: “Desidero parlare con i genitori, sono offeso. Basta! Sarà anche l’ultima cosa che faccio ma devo togliermi la soddisfazione di far piangere tutte queste ragazze. Fate attenzione! Una persona buona può anche arrivare ad uccidere”.

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