Luciana Littizzetto a CTCF, il monologo sulle famiglie omogenitoriali commuove tutti
Qualche giorno fa il governo di Giorgia Meloni ha bloccato i comuni italiani che permettevano la registrazione dei genitori dei bambini nati all’interno di una coppia omogenitoriale. Un grande passo indietro, per la nostra società, sul tema delle unioni civili e delle adozioni arcobaleno.
A Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto non ci sta e come suo solito fare ha scritto una lettera dove esprime il suo rammarico, ma sempre con il tono irriverente che la contraddistingue.
Luciana Littizzetto lettera alle famiglie omogenitoriali: “Non discriminateli per il modo in cui sono stati concepiti o per l’identità dei genitori”
“Fino a pochi giorni fa alcuni comuni d’Italia come Torino e Milano registravano regolarmente i genitori dei bambini nati in coppie omogenitoriali. Da questa settimana è arrivata una circolare che impedisce questa registrazione e quindi i bambini con due mamme e due papà non avranno più i due genitori segnati all’anagrafe, ma solo uno dei due, quello legato biologicamente al bambino e l’altro diventa un fantasma. Mi sono così messa nei panni di due bambini, un bambino con una mamma e un papà e una bambina con una mamma e una mamma”.
La Littizzetto ha poi continuato: “Questi bambini vivono già nelle nostre città e mentre la nostra società corre la politica cammina. La società è Marcel Jacobs, la politica è me dopo essermi distrutta il ginocchio. L’abbiamo detto centinaia di volte, quindi facciamo centouno come la carica. Non puoi fermare l’amore, al massimo puoi fargli lo sgambetto, poi lui si rialza in piedi e va avanti. L’amore non rappresenta mai una minaccia. Mai. Quindi, amici governanti, pensate ai bambini, sono loro che dovete proteggere. Non discriminateli per il modo in cui sono stati concepiti o per l’identità dei genitori. E soprattutto pensate ad aiutare le famiglie non a rendergli la vita ancora più difficile. O sembrerete come se vorrete asciugare il mare con il mocio”.
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Fonte foto: Youtube Rai