“L’ultimo principe di Sicilia. Da Palermo a Napoli sulle orme di Ercole Michele Branciforte ” è il titolo della nuova opera storica di Elio Manili . Un romanzo che, come suggerisce lo stesso titolo, racconta il sogno del principe di Butera Ercole Michele Branciforte e Pignatelli. Per l’autore palermitano si tratta della quinta pubblicazione: il libro, a cura di Bonfirraro Editore , è dedicato alla vicenda, umana e storica, del nobile vissuto tra il 1750 e il 1814 . Un personaggio vocato all’azione e allo studio, protagonista assoluto della scena politica e sociale della Sicilia. Duecentottantotto pagine che descrivono un uomo di grande temperamento , fiero, irriverente e istrionico. Ma anche generoso e al servizio dei più deboli , dai modi diretti e risoluti, emblema della sicilianità più vera. Caratteristiche che al principe valsero l’affettuosa popolarità tra le maestranze e la gente. Per la stesura del romanzo, l’autore spiega di essersi avvalso dei “Diari” del marchese di Villabianca. “Un attento e scrupoloso osservatore -osserva Elio Manili -dei fatti storici della Palermo settecentesca”. Si è resa, ovviamente, necessaria l’integrazione con altri testi relativi al periodo storico di riferimento, indispensabili per creare il background alla realizzazione dell’opera. IL CONTESTO STORICO Lo scenario in cui si innesta la storia del principe è il periodo di profondo travaglio storico che inizia nel 1773. Ovvero, l’anno dello scoppio dei tumulti ai quali fece seguito l’allontanamento del vicerè Giovanni Fogliani . Nel 1781 giunse a Palermo il marchese Domenico Caracciolo per occupare la carica di vicerè. Tra i più conosciuti esponenti della società dell’Illuminismo, deciso a demolire la salda roccaforte feudale e aristocratica di Sicilia, rimase in Sicilia sino al gennaio del 1786. Al vicerè toccò il difficile compito di ridurre i privilegi dell’aristocrazia e della chiesa. Tra i fatti più significativi del periodo, l’avvelenamento di Francesco Maria Venanzio , principe di Caramanico, causato dagli intrighi di corte per la lotta al potere. E ancora, la decapitazione dell’avvocato Francesco Paolo Di Blasi , fautore di un nuovo ordine politico e sociale e lo scoppio della rivoluzione francese . A quest’ultima, seguì lo sbarco a Palermo di re Ferdinando e della regina Maria Carolina d’Austria . Si giunse, nello stesso periodo, allo scioglimento del secolare parlamento siciliano. Nel 1812, il feudalesimo venne abolito nell’isola. LA VICENDA DELL’ULTIMO PRINCIPE DI SICILIA Ercole Michele Branciforte e Pignatelli era l’ultimo rampollo del più importante casato del Regno di Sicilia , quello dei Branciforte. Lo stemma araldico dell’illustre famiglia, il leone con le zampe monche, ha origine dal mito di Obizzo. Circondato dai nemici che volevano impossessarsi dell’orifiamma, l’alfiere di Carlo Magno preferì farsi mozzare entrambe le braccia, riuscendo egualmente a reggere il glorioso vessillo. Generoso verso i poveri , altezzoso verso i prepotenti che non di rado appartenevano alla sua stessa classe sociale, Ercole Branciforte godeva della stima del popolo. La gente lo venerava come un vero re , temuto dai potenti e dagli stessi viceré. Un vero principe, capace di grandi imprese. Nella sua vita trovarono spazio gli onori e i fasti di corte, ma anche la prigionia. La pubblica dimostrazione del pallone aerostatico sarà l’episodio più celebre della sua vita . La vicenda dell’ultimo principe di Sicilia si consumò in una Palermo “felicissima”, seconda città d’Italia e una delle più ricche d’Europa. Il periodo storico è compreso tra la metà del 1700 e il primo decennio del 1800. CENNI SULL’ AUTORE Dipendente pubblico, Elio Manili è nato a Palermo il 12 marzo del 1965. Ama la scrittura, l’arte, la storia e la cultura. Molto legato alla Sicilia, si definisce “onorato di essere nato in una terra millenaria culla di civiltà “. Nei suoi romanzi, è molto forte la componente storica, curata con particolare attenzione ai dettagli . Un lavoro intenso, preceduto da una preparazione lunga diversi mesi, legato al reperimento delle fonti più attendibili e approfondite. Ha all’attivo cinque pubblicazioni: la prima, nel 2015, “Cagliostro. L’amico degli uomini”, edita da Tipheret. Seguono, rispettivamente nel 2016 e nel 2017, “Blood triskelion” a cura di Rudis Edizioni e “Le baussant. Memorie di un templare”, ancora con Tipheret. Nel 2019, è la volta di “Pax tipi, liber Venetia” , per i tipi di Alcheringa. E, nel 2022, “L’ultimo principe di Sicilia. Da Palermo a Napoli sulle orme di Ercole Michele Branciforte”.