Lutto alla Cgil: morto Piero Mangione, storico segretario ad Agrigento

In segno di lutto, tutte le sedi Cgil della provincia di Agrigento resteranno chiuse nel giorno del funerale.

LUTTO

Cgil a lutto per la scomparsa di Piero Mangione, storico segretario provinciale del sindacato ad Agrigento. Spentosi dopo una lunga malattia, Mangione lascia un importante esempio all’interno della Cgil e non solo.

“Compagno di grande esempio per il suo attaccamento alla nostra organizzazione ha saputo dirigere il sindacato con coraggio, intestandosi battaglie sindacali difficili e pubblicamente con denunce precise e circostanziate”. Così lo ricorda l’attuale segretario provinciale, Alfonso Buscemi. “Educato gentile e sempre disponibile con tutti. La sua malattia coincide con la mia elezione a segretario generale Cgil Agrigento e questo fatto mi ha privato di un punto di riferimento che avrebbe potuto insegnarmi tanto in un momento particolarmente difficile”.

In segno di lutto, tutte le sedi Cgil della provincia di Agrigento resteranno chiuse nel giorno del funerale.

Lutto a Palermo per Rosario Faraone

La notizia della morte di Piero Mangione arriva a poca distanza da quella della dipartita di Rosario Faraone, detto Saro. Scomparso, a Palermo, all’età di 68 anni a seguito di una grave malattia, aveva anche lui fatto parte della Cgil siciliana.

A dare il triste annuncio il figlio, il senatore Davide Faraone, con un commovente post sul suo profilo Facebook. “Alla fine il giorno in cui avrei dovuto cercare nel suo armadio il vestito scuro, la camicia bianca e la cravatta rossa è arrivato. Ci ha lasciati soffrendo ma senza un lamento. Ci ha insegnato come si affronta una malattia e come si muore. L’ultimo insegnamento della sua vita straordinaria, vissuta accanto alla donna che ha conosciuto che erano bambini ed ha sempre amato, ai suoi fratelli, i figli ed i nipoti. È vissuto accanto a tutti voi che lo avete conosciuto e che potrete esprimere un giudizio sulla persona che è stata. Io sono suo figlio, troppo di parte. Posso soltanto dirvi che non riuscirò mai ad essere come lui. Papà sarà sempre il punto di riferimento inarrivabile, l’esempio da seguire. Sono riuscito a dirglielo soltanto qualche giorno prima che se ne andasse. Rosario Faraone detto Saro, come Sara, mia figlia, la nipote che ha amato molto più di se stesso e che è riuscito a vedere qualche giorno prima di lasciarci, “è il giorno più bello della mia vita” mi ha detto. Adesso indossa il vestito scuro, la camicia bianca e la cravatta rossa, è sereno”.

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