Si è spento all’età di 71 anni l’attore William Hurt. Ad annunciarlo ai media statunitensi i familiari, che spiegano che il decesso è avvenuto per cause naturali.
Nato a Washington il 20 marzo 1950, Hurt vinse l’Oscar come miglior attore protagonista per “Il bacio della donna ragno” di Hector Babenco nel 1986. Un ruolo controverso, che lo vide nei panni di un omosessuale finito in prigione.
Attore di formazione teatrale, William Hurt debuttò sul grande schermo nel 1980 in “Stati di allucinazione” di Ken Russell. Una carriera lunga che vede il periodo di maggiore successo proprio negli anni Ottanta, dove, oltre alla vittoria del premio Oscar, si collocano anche due candidature alla statuetta. Queste arrivarono una di seguito all’altra: nel 1987 per “Figli di un dio minore” di Randa Haines e nel 1988 per “Dentro la notizia” di James L. Brooks.
La scia di successi non termina qui, però: William Hurt fu nuovamente candidato all’Oscar nel 2006 per “A History of violence” di David Cronenberg. Fu candidato ai Tony Award nel 1985 per “Hurlyburly” e due volte agli Emmy: nel 2009 per la serie “Damages” e nel 2011 per il film tv “Too Big to Fail – Il crollo dei giganti”.
Ruoli memorabili, per fare solo alcuni esempi, quelli recitati in “Brivido caldo”, “Gorky park”, “Il grande freddo” o “Black Widow”.