Lutto regionale in Veneto per Giulia Cecchettin, l’appello del padre: “Donne, denunciate ogni avvisaglia”
Gino Cecchettin: “Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più”
Lutto regionale in Veneto per la morte di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, bloccato dalla polizia qualche ora fa in Germania, dopo una fuga durata giorni. Dei due non si avevano più notizie da sabato scorso. Ieri mattina la notizia che purtroppo in molti si aspettavano: il corpo della ragazza è stato ritrovato in un canalone nel lago di Barcis, in Friuli. Numerose le coltellate che l’hanno colpita alla testa e al collo. Il medico legale ha rinvenuto inoltre altre ferite da taglio sulle mani e sulle braccia, che rivelano il disperato tentativo della giovane di difendersi.
Lutto regionale in Veneto per Giulia Cecchettin
“Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia Cecchettin sia dichiarato il lutto regionale – ha reso noto il presidente della Regione Luca Zaia -. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene”.
“Il dolore e lo sgomento coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta – ha aggiunto – ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile, che abbiamo imparato a conoscere anche dai racconti di chi più le era vicino”.
L’appello del padre di Giulia: “Che non succeda più”
“Guardatevi bene dalla vostra relazione qualsiasi cosa accada – dice Gino Cecchettin, il padre di Giulia, come riporta TGCOM 24-. Parlate con vostro padre, vostro fratello: denunciate qualsiasi avvisaglia. Solo cosi potrete salvarvi la vita”. Un appello alle donne che si mescola con la volontà che la morte della 22enne, che avrebbe dovuto laurearsi qualche giorno fa, possa trovare un senso nell’aiutare gli altri: “Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più”.
“Se avete anche solo il minimo dubbio che la relazione non sia quella che voi desiderate – aggiunge Gino Cecchettin – comunicatelo, perché è solo in questo modo che avrete salva la vita, per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio”.
“Io come padre ovviamente mi faccio delle domande, e purtroppo il tempo è passato – ha proseguito l’uomo, che ha perso la moglie qualche mese fa -. È troppo tardi adesso. Facciamo qualcosa per chi ancora ha la possibilità di restare qua. A noi come famiglia ovviamente Giulia manca tantissimo, l’avrete visto dai miei messaggi, però dobbiamo farci forza e guardare al futuro”.
Dello stesso avviso appare Elena, sorella della 22enne uccisa: “Un minuto di silenzio per Giulia non è necessario, bisogna prendere questa storia come esempio perché non riaccada in futuro. Dobbiamo proteggere le ragazze del futuro e del presente”.
Giulia Cecchettin uccisa con numerose coltellate al collo ed alla testa
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