Giancarlo Cancelleri, dopo essere stato eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana per due volte, sognava di potere ancora correre alle regionali in Sicilia del 2022. La sua corsa è stata tuttavia stoppata dai vertici del Movimento 5 stelle, per il vincolo dei due mandati. Non gli è stata concessa nessuna deroga, favorendo così che al suo posto venisse candidato Nuccio Di Paola. Nessuna deroga per Cancelleri anche per le elezioni comunali di Catania, che si terranno domenica 28 e lunedì 29 maggio. L’ex numero uno del Movimento 5 Stelle in Sicilia è rimasto in silenzio per settimane, poi ha deciso che la sua storia con i 5 stelle dovesse terminare.
Il dissenso di Cancelleri verso la leadership di Giuseppe Conte non è dovuto solo alle mancate cariche elettive in Sicilia e lo ha espresso in una intervista al Quotidiano di Sicilia: «Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi. Quello in cui ero io era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse».
Cancellieri ha continuato dicendo: «Una prima delusione è arrivata quando ho incontrato l’ultima volta Conte. Fui io a dirgli che gli sconsigliavo altre deroghe alla regola del terzo mandato. Gli dissi anche, però, che per me era importante che lui potesse valutare un impegno da parte mia e di altri che volevano ancora spendersi per la causa. E allora gli proposi di fare una lista civica a Catania con me candidato a sindaco e che avesse l’appoggio del Movimento. Lui mi rispose che questo significava eludere una regola. Ricordo che quel giorno si chiuse la votazione online per il sostegno a Majorino a Milano. E io lo feci notare a Conte. Gli dissi: “Avete appena dato l’appoggio a uno che fa politica da 30 anni e il problema sarei io che mi candido a sindaco?”».
«Nessuno si è degnato di fare neanche una telefonata ─ ha detto l’ex viceministro delle Infrastrutture ─. In compenso, quando ho dato il mio appoggio a Bianco, hanno fatto dei video contro di me in cui mi hanno riempito di insulti anche personali e ingiustificati per avere avanzato una proposta tre mesi fa, quando eravamo ancora in tempo per fare le cose per bene».
«Oggi sono arrivati alla mia conclusione, fuori tempo massimo, e con un candidato debole ─ ha fatto notare Cancelleri ─. Sono davvero degli improvvisati, quantomeno dovrebbero fare dei video adesso in cui fanno delle scuse pubbliche e dicessero: “Giancarlo avevi ragione”». Riguardo al voto che tra un mese ci sarà a Catania, ha pronto il suo pronostico: «Penso che le elezioni a Catania siano già finite e che il centrodestra stravincerà come ha fatto l’anno scorso a Palermo. Ma faccio un’altra previsione. Non è neanche così scontato che il Fronte progressista arrivi secondo. Mi aspetto che la compagine di Cateno De Luca faccia un buonissimo risultato, come alle Regionali».
Infine Cancelleri precisa che continuerà, ma non in questo Movimento. «Quello in cui ero io ─ ha detto ─ era un gruppo capace di fare attivismo nel territorio, arrivavano i risultati, si eleggevano i sindaci, si valorizzavano le proprie risorse. Si aprono infinite possibilità e infinite porte, ma c’è un’unica certezza: non torno indietro rispetto ad un Movimento che non sa minimamente valorizzare le competenze che sono cresciute al proprio interno, che getta via come uno straccio vecchio persone che hanno contribuito a fondare e fare diventare grande e credibile quel gruppo».
Foto QdS