Madre scomparsa: «Le ammazzo, piuttosto che dare le bimbe a mio marito»

La donna, ora scomparsa, era ospite della struttura del Comune di Verona dopo un provvedimento della magistratura. Le bambine avevano 3 e 11 anni, sono state uccise nel proprio letto

Si chiama Sachithra Dewendra, la donna scomparsa che, secondo gli inquirenti, potrebbe aver ucciso le figlie di 3 e 11 anni in una casa di accoglienza al Porto San Pancrazio. La donna, che poi è sparita, era in Italia da almeno una ventina d’anni. Prima di rimanere incinta faceva la badante, ma dopo la nascita della primogenita era rimasta a casa per accudire la piccola. Non aveva parenti in Italia, tolta una zia che dovrebbe vivere in Sicilia. E quindi aveva iniziato a far parte della numerosa famiglia del marito. Ma secondo chi conosce entrambi, i suoi rapporti con i suoceri non erano idilliaci. La donna inoltre non aveva mai imparato a parlare bene italiano. Arrivava da un villaggio di pescatori dello Sri Lanka.

AVEVA DENUNCIATO PIÙ VOLTE IL MARITO

Sachithra in più occasioni aveva denunciato il marito per maltrattamenti, anche sulle bambine. Ma le sue accuse non hanno mai trovato riscontro. Nessuna prova di quanto lei sostenesse. E dopo qualche andata e ritorno in patria, aveva deciso di farsi ospitare in case famiglia, non voleva più vivere sotto lo stesso tetto del marito. Una persona che conosce bene sia la donna che il marito ha spiegato: «Credo che stessero per iniziare gli incontri protetti tra padre e figlie e che la donna temesse che le bimbe venissero affidate a lui che ha una grande famiglia alle spalle, mentre lei è da sola».

HA DETTO SPESSO: «PIURTTOSTO CHE DARE LE MAMBINE A MIO MARITO LE AMMAZZO»

«Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo». È questa la frase che persone vicine alla donna le hanno sentito ripetere spesso e che oggi ancora di più inquieta. Ed è una frase che la donna ha ripetuto in più occasioni, anche al termine di colloqui con medici che la «testavano» per stabilire la sua capacità genitoriale. Nel tardo pomeriggio il sindaco Federico Sboarina, che ore prima era andato alla casa famiglia, ha commentato: «Che tragedia inspiegabile ed incommensurabile, che lascia sotto choc una città intera. Decine e decine di volontari stanno setacciando le zone vicine alla ricerca della mamma scomparsa». Con lui anche l’assessore ai servizi sociali Daniela Maellare. Da gennaio, da quando il tribunale dei minori aveva deciso così per loro, le bimbe e la madre erano «in carico» al suo assessorato.

AGGIORNAMENTO

Le ricerche ininterrotte, condotte dai vigili del fuoco e dalla Protezione civile hanno dato esito positivo. Il corpo della donna è stato ritrovato in un campo vicino al fiume Adige. Si attendono altri dettagli.