Mafia, arrestato latitante a Palermo: riscuoteva il pizzo a Ballarò

La storia criminale di Geraci, che già ascrive una ricca biografia delinquenziale, lunga oltre 20 anni, si caratterizza nell’ultimo decennio per l’accusa di essere parte attiva delle famiglie mafiose del mandamento di Porta Nuova e Palermo Centro

Un blitz della polizia di Stato a Palermo ha posto fine alla latitanza di Alfredo Geraci, 41enne uomo di fiducia della famiglia mafiosa Porta nuova, da mesi latitante. Arrestato anche il pregiudicato che gli dava rifugio. L’uomo è accusato dei reati di associazione mafiosa ed era latitante dallo scorso 24 luglio quando la Corte D’Appello aveva disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

La squadra Catturandi della mobile lo ha sorpreso in una abitazione di Altofonte di proprietà di un 54enne. Secondo gli inquirenti, il palermitano arrestato sarebbe un esponente della famiglia mafiosa di Palermo Porta Nuova.

L’uomo è stato fermato nel corso dell’operazione “Alexander”, che nel 2013 portò a processo 30 persone, disarticolando l’organizzazione criminale “Cosa nostra” nel mandamento di Porta Nuova. Il palermitano,, in particolare, è ritenuto uomo di fiducia del boss Alessandro D’Ambrogio, era accusato di curare il settore delle estorsioni, in particolare nel quartiere di Ballarò. Assolto in primo grado, in secondo grado la Corte d’Appello, emana a suo nome un’ordinanza di custodia cautelare che ne dispone gli arresti domiciliari.

Nel corso della perquisizione ad Altofonte gli agenti hanno trovato una pistola, perfettamente funzionante e 30 cartucce, nascosta nel garage dell’uomo di 54 anni che ha ospitato Geraci. L’uomo è stato arresto per possesso di dell’arma, che risultava rubata 10 anni prima.

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