Mafia, Giovanni Brusca torna libero per fine pena

Era finito in carcere nel 1996

Il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero per fine pena, dopo la condanna a 25 anni. L’uomo, 64enne, è stato l’autore della strage di Capaci con la morte di Falcone e responsabile dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito e sciolto nell’acido.

Il boss “scannacristiani” di San Giuseppe Jato era finito in carcere nel 1996 e doveva essere scarcerato nel 2022. La pena si è ancora ridotta per la “buona condotta” con anche giorni premio di libertà che dovevano portare Brusca alla scarcerazione nel mese di ottobre. Dai nuovi calcoli, però, l’uscita del boss è arrivata in anticipo.

POLEMICHE SULLA SCARCERAZIONE DEL BOSS

Una decisione quella della scarcerazione di Brusca che sta creando non poche polemiche. “Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la “giustizia” che gli Italiani si meritano”. Queste le parole di Matteo Salvini.

Tanta amarezza nelle parole della sorella del giudice Giovanni Falcone, Maria. “Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso. Ogni altro commento mi pare del tutto inopportuno. La stessa magistratura, in più occasioni, ha espresso dubbi sulla completezza delle sue rivelazioni, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili torni libero a godere di ricchezze sporche di sangue“.