Le operazioni dei carabinieri del comando provinciale di Palermo, ribattezzate “Teneo“, hanno portato in galere dieci persone, di cui una ai domiciliari. In gattabuglia sono terminate, nuovamente, anche due figure di spicco come quelle di Giulio Caporrino e Nunzio Serio che, insieme ad altri affiliati, stavano tentando di riorganizzare il mandamento di San Lorenzo. Le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine vengono sfumate da un particolare, pittoresco, in più: i due mafiosi, tra gli altri luoghi, s’incontravano sui loro gommoni a largo delle coste palermitane.
Per far luce sui loschi piano della nuova (vecchia) cellula mafiosa che stava ricostruendo il mandamento di San Lorenzo, le forze dell’ordine si sono avvalse dell’ausilio di telecamere e microspie che hanno documentato molti passi che avrebbero portato alla rinascita della cosca mafiosa. Uno dei più singolari, che certifica il costume pittoresco del malaffare, è stato catturato a largo delle coste palermitane: Giulio Caporrino e Nunzio Serio, infatti, si sono incontrati anche sui loro rispettivi gommoni per riorganizzare la cupola. Le apparecchiature tecnologiche hanno rapito anche diversi dialoghi: sembra che uno dei due si lamentasse della presenza delle moto d’acqua nei pressi del loro incontro di Sferracavallo.
Il capomafia raccontava di essere intervenuto in prima persona per bloccare i mezzi di proprietà di palermitani originari di Brancaccio e Pagliarelli, i quali, riconosciuti i boss, si erano mostrati ossequiosi e ragionevoli tanto di “migrare” nella zona di Mondello. A Sferracavallo, d’altronde, “c’era lo zio in porto“. Ecco il video degli incontri: