Mafia e scommesse a Palermo: cinque condanne

Tre le persone assolte

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Sono in totale cinque le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Palermo nel processo di mafia per infiltrazioni di Cosa Nostra nel campo delle scommesse sportive. Tre in totale le assoluzioni. Gli imputati dovevano rispondere dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal favoreggiamento mafioso.

L’indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza ha permesso di ricostruire gli interessi dei clan nel settore dei giochi e delle scommesse sportive, svelando anche la  le complicità di alcuni imprenditori. Quest’ultimi avrebbero riciclato del denaro sporco in favore dei boss. Negli affari delle scommesse coinvolti i clan di “Palermo Centro”, Pagliarelli”, “Noce”, “Porta Nuova”, Brancaccio, di Santa Maria di Gesù e Belmonte Mezzagno e San Lorenzo. Il giro di scommesse gestito da Cosa Nostra arrivava fino a 100 milioni di euro.

I nomi dei condannati

Francesco Paolo Maniscalco condannato a 11 anni di carcere e Salvatore Rubino a 10. I due sono considerati i coordinatori che gestivano i movimenti mafiosi nel giro delle scommesse. Vincenzo Fiore condannato a 9 anni, Girolamo Marzo a 4 anni mentre Christian Tortora a 4 anni e sei mesi. Assolti  Elio, Maurizio Camilleri e Giovanni Castagnetta.

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