Confermata in appello la sentenza di primo grado del processo Araldo, in cui gli imputati sono stati condannati per i reati di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.
L’indagine della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Palermo, ha consentito di individuare un gruppo di persone che prestavano soldi con tassi usurari nei comuni della provincia di Palermo tra Bagheria, Ficarazzi e Villabate. I tassi dei prestiti variavano dal 143% annuo fino al 5.400% annuo.
La Corte ha inflitto le seguenti pene:
Il Collegio ha inoltre disposto un risarcimento complessivo di 7.600 euro alle parti civili, tra queste anche Addiopizzo che ha ottenuto 2 mila euro.