Màkari, successo per la prima puntata su Rai Uno: vittoria su Gf Vip e PresaDiretta

Rai Uno vince gli ascolti della prima serata grazie alla puntata d’esordio della seconda stagione della serie, targata Palomar e Rai Fiction, girata in Sicilia

makari

Grande successo per la prima puntata della seconda stagione di Màkari, andata onda ieri, 7 febbraio, su Rai Uno (QUI la trama). Grazie alle nuove avventure di Saverio Lamanna (Claudio Gioè) e Peppe Piccionello (Domenico Centamore), l’emittente televisiva si aggiudica così gli ascolti della prima serata.

Con uno share del 25,4%, sono ben 5.418.000 gli italiani che hanno visto l’episodio, che ha battuto così la puntata del Grande Fratello Vip, vista da 3.269.000 telespettatori (21,53% di share). Al terzo posto, sul podio della prima serata, PresaDiretta, che ha inaugurato la nuova stagione su Rai3 con 1.145.000 telespettatori (4,93% di share). 

Màkari, la serie targata Palomar e Rai Fiction girata in Sicilia

Sono tre le prime serate previste su Rai Uno per la serie tratta dalle opere di Gaetano Savatteri con protagonista Saverio Lamanna, scrittore per vocazione e detective per caso. Brillante, ironico e disincantato, alle prese con tre nuove indagini, Lamanna ci conduce, insieme a Piccionello e a Suleima (Ester Pantano), alla scoperta di una Sicilia dagli scenari magici, imbevuta del fascino eterno della Magna Grecia e alle prese con i drammi e le contraddizioni di oggi.

I nuovi episodi arrivano dopo il successo della prima stagione. “Una seconda stagione che arriva a meno di un anno dalla prima – ha sottolineato, nella conferenza stampa di presentazione, la direttrice Rai Maria Pia Ammirati -. La serie tv incontra il gusto del pubblico Rai sempre più sofisticato. La Sicilia è essa stessa protagonista della serie, contribuendo così anche al successo di Makari. Il romanzo giallo è utile per capire la realtà”.

Il regista Michele Soavi svela i segreti del successo. “La forza di Makari non è solo la leggerezza, ma anche la profondità. Ho cercato di provocare la risata, quindi di fa sorridere e non fare ridere. Non è solo una storia di mafia, ma abbiamo cercato di portare in scena una storia personale. Paragone con il Commissario Montalbano? Non ho preso Montalbano come modello, lo avrei trovato scorretto professionalmente. Nessun rancore né dispiacere di questo paragone, si è creata alchimia. Màkari è nata nella buona fede di realizzare qualcosa di nuovo”.

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