Il maltempo in queste ore attanaglia Palermo e non accenna ad allentare la sua morsa. Danni e disagi si registrano in diversi comuni della provincia, in particolare, a Cerda, Sciara, Termini Imerese, Campofelice, Collesano e Scillato.
Nella giornata di ieri, 8 novembre, una vera e propria bomba d’acqua ha colpito infatti queste zone; si registrano danni per svariati milioni di euro alle produzioni agricole. Un duro colpo per le aziende locali, già in crisi per l’innalzamento dei prezzi per le materie prime.
Nella zona industriale di Termini Imerese, in particolare, è straripato il fiume Torto. Numerosi gli allagamenti registrati e le strade chiuse, così come gli interventi dei vigili del fuoco che hanno soccorso automobilisti bloccati in auto impantanate.
La piogge torrenziali hanno causato enormi disagi nell’intera zona. A Caccamo, ad esempio, ha ceduto un tratto di strada nella zona medievale del borgo nella zona di Sant’Orsola. Non si sono registrati danni a cose o a persone; il tratto non era infatti trafficato, così come la strada sottostante. I residenti hanno allertato i carabinieri e la Protezione civile comunale.
Sulla situazione cruciale dei comuni di Cerda, Sciara, Termini Imerese, Campofelice, Collesano e Scillato, sono intervenuti il responsabile provinciale del dipartimento agricoltura, Totó Cappadonia, e il responsabile regionale dei dipartimenti, Igor Gelarda. “Non possiamo che fare appello alle istituzioni per un rapido e concreto sostegno per evitare ingenti disastri occupazionali ed economici per i territori sopra menzionati”, si legge in una nota.
“Chiediamo che la Protezione Civile relazioni in merito e la Regione possa inserire nell’elenco dei comuni in stato di emergenza, già stilata a seguito del passaggio del ciclone Apollo nella Sicilia orientale, anche i comuni di Cerda, Sciara, Campofelice, Termini Imerese, Collesano, Scillato. E la contestuale richiesta dello Stato di Calamità nazionale già deliberati per la Sicilia orientale”.
Intervenuto sulla questione anche il sindaco di Scillato, Gil Cortina. “In queste ore le condizioni meteo stanno progressivamente peggiorando e l’acqua minaccia di investire l’abitato. E’ indispensabile oltre ad un immediato intervento di messa in sicurezza del territorio di Scillato, avviare l’apertura di un tavolo di lavoro finalizzato alla stesura di un piano regionale di emergenza per essere in grado di affrontare la pressione crescente che continua ad investire il territorio e le infrastrutture siciliane”.
Così scrive in una nota congiunta con Maurizio Di Piazza, Responsabile Regionale del Dipartimento Maxi Emergenze di Forza Italia. “Dopo le recenti tragedie che nel Catanese hanno causato vittime innocenti non è cambiato niente e non è stata avviata alcuna seria attività di prevenzione; le strade interne della Sicilia sono strutture “a perdere”, su cui non viene effettuata alcuna manutenzione e si interviene sistematicamente in modo tardivo e parziale”.
“Il Dipartimento Maxi Emergenze di Forza Italia – afferma Di Piazza – effettua un costante monitoraggio degli eventi meteorologici in Sicilia ed oggi la nostra preoccupazione è alta. Per evitare tragedie e limitare disagi è indispensabile un cambio di passo; intervenendo in modo strutturale, con l’impiego di risorse adeguate, nella gestione degli scenari complessi generati dalle emergenze climatiche ed ambientali siano esse naturali o causate dall’uomo. Necessaria la definizione di una strategia di potenziamento e coordinamento delle strutture di prevenzione e gestione delle maxi emergenze. Al fine di contenere i sistematici danni ai cittadini ed alle infrastrutture che si verificano ad ogni ondata di maltempo che investe il territorio siciliano. Forza Italia ha definito le proprie proposte con la definizione di un piano straordinario di adeguamento delle infrastrutture ai nuovi bisogni generati dall’emergenza climatica e la revisione del quadro normativo regionale e la creazione di una struttura regionale dedicata alla prevenzione e gestione delle grandi emergenze”.