Il bilancio della terribile ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna sale a tredici vittime. Altri tre morti sono stati individuati nel Ravennate, dove si conta anche un disperso. L’allerta rossa continua a essere in vigore nella Regione, dove sono 27mila le persone senza elettricità.
Nel report diffuso ieri pomeriggio erano oltre 1.550 gli interventi dei vigili del fuoco effettuati da martedì. A renderlo noto il Viminale, che aveva segnalato anche 250 interventi in corso e altri 1.743 in coda. Per rispondere alle domande dei cittadini, la Regione Emilia Romagna attiva da oggi, venerdì 19 maggio, il numero verde 800 024 662, che risponderà sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, sull’emergenza alluvione. Si tratta di un sistema informativo che cercherà di indirizzare gli utenti ai giusti referenti.
“Non sarà purtroppo l’ultima volta che vedremo sciagure analoghe”. Così ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci, a “Dritto e rovescio” su Rete 4.
“Con il cambiamento climatico, la tropicalizzazione arrivata anche in Italia – ha proseguito – saremo costretti a convivere con questi scenari. È un fatto frequente. La verità è che finita la sciagura, dimentichiamo tutto quello che abbiamo visto, piangiamo i morti ma noi italiani abbiamo una debole memoria. Se non cambiamo le norme continueremo a ripetere il calvario che abbiamo conosciuto”.
Dalla Sicilia nelle scorse ore è partita una squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, a supporto delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalle recenti alluvioni. Si tratta di operatori appartenenti alla Squadra Regionale di Soccorso in Forra specializzati negli interventi in ambienti impervi ad elevata acquaticità.
I tecnici siciliani si sono uniti alle altre squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, provenienti dalle diverse regioni italiane, che stanno già operando nelle diverse aree di intervento, portando viveri e acqua potabile alle famiglie isolate ed evacuando centinaia di persone dalle proprie case, grazie anche al supporto degli elicotteri dell’Aeronautica Militare e dei Vigili del Fuoco, nei territori della provincia di Ravenna, Cesena e nella zona appenninica dove diverse località sono rimaste isolate per le strade interrotte dalle frane.