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Maltempo, nuova allerta rossa in mezza Sicilia: ancora temporali in vista


Redazione PL

Ancora maltempo in Sicilia. Nuova allerta rossa in mezza regione, nella parte orientale, soprattutto fra Messina e Catania. A Palermo rischio arancione

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Nuova allerta maltempo rossa in mezza Sicilia per domani, martedì 26 ottobre. A Palermo rischio arancione, più moderato, ma sempre a livello di attenzione. A diramare l’avviso la Protezione civile regionale. Per le prossime 24 ore permane quindi nell’isola la situazione di grave rischio idrico e idrogeologico. Previsti ancora venti di burrasca e forti precipitazioni.

Allerta meteo in mezza Sicilia, a Palermo rischio arancione

Dal bollettino della protezione civile regionale, allerta rossa nella Sicilia orientale. In particolare tra il Messinese e il Catanese, territorio già flagellato dal maltempo nelle ore scorse. In ginocchio la provincia etnea. A Scordia si registra anche un morto per l’esondazione di un torrente.

A Palermo, così come nel resto della Sicilia occidentale, il livello di allerta è arancione. Meno grave della rossa ma persiste comunque il rischio allagamenti per le forti piogge.

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Scuole chiuse in diversi Comuni siciliani

A causa dell’allerta maltempoo, anche domani, le scuole rimarranno chiuse in molti comuni di Calabria e Sicilia. Prevista già la chiusura nei comuni catanesi di Acireale, Mascalucia, Aci castello, Sant’Alfio, Paternò, Pedara. Nel Messinese, a Giardini Naxos e Gaggi. Ancora, a Siracusa e a Noto, sempre nel Siracusano.

Musumeci: “Ondata di maltempo eccezionale”

Preoccupazione è stata espressa anche dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha parlato di “ondata di eccezionale maltempo”. “Ho espresso il mio cordoglio al sindaco, Franco Barchitta, per la tragedia che ha colpito la comunità di Scordia – dice Musumeci -. Provo dolore e rabbia per quanto è accaduto, oltre a profonda preoccupazione per il persistere dell’ondata di eccezionale maltempo che interessa in queste ore, in particolare, la Sicilia orientale. Fiumi di fango, precipitazioni pari a quelle che si registrano in sei mesi, crolli ed esondazioni, sono effetti dei cambiamenti climatici che, in un contesto di dissesto idrogeologico del territorio che contrastiamo dal nostro insediamento, arrivano a provocare morte e danni enormi”.

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