Maltempo, in Sicilia è stato d’emergenza: la delibera della Regione

E’ appena terminata la riunione del governo regionale, convocata dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria e urgente.

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Deliberato lo stato d’emergenza regionale per la Sicilia a causa della terribile ondata di maltempo che si sta abbattendo sull’isola. Al Palaregione di Catania si è, infatti, appena conclusa la riunione del governo regionale, convocata dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria e urgente. Oltre alla delibera, si è avanzata richiesta al governo centrale per il riconoscimento dello stato di calamità nazionale

La riunione ha visto la presenza del capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina. Questi ha tenuto un’ampia relazione sul maltempo che ha flagellato, negli ultimi giorni, la Sicilia orientale.

Attivati, inoltre, gli uffici regionali della Protezione civile, del Genio civile e degli Ispettorati agrari per la ricognizione dei danni. Naturalmente tale operazione sarà possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che potrebbe arrivare fino a domenica.

Il presidente Musumeci ha, infine, avuto questa mattina un incontro con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Questi ha preso parte a un vertice in prefettura a Catania. Il presidente della Regione Siciliana ha evidenziato la necessità di procedure assai celeri per rispondere al territorio e alle aziende danneggiate dal maltempo.

Maltempo, le parole del presidente Musumeci

“La situazione, a Catania e nella sua provincia, è assai critica. Sono già due le vittime del nubifragio che flagella questa parte dell’Isola, ma una terza persona risulta ancora dispersa. Ai loro familiari vorrei esprimere il mio più profondo e sincero cordoglio. Atroci sono le immagini che raccontano come si possa morire travolti dall’acqua. Strade trasformate in torrenti e campagne in laghi, intere contrade isolate e centinaia di abitazioni allagate, danni incalcolabili a edifici e colture: la Sicilia orientale sta vivendo un fenomeno che temiamo, purtroppo, sarà sempre meno sporadico, con scenari tragici destinati a ripetersi”. Così ha scritto nelle scorse ore il presidente delle Regione Siciliana sul suo profilo Facebook.

“I cambiamenti climatici, la fragilità del nostro territorio e la condizione di dissesto, causata spesso dall’intervento dell’uomo, sono fattori che, combinati, possono avere – e lo stiamo infatti constatando – effetti micidiali. Dal 2018 ad oggi, nella lotta al dissesto idrogeologico abbiamo finanziato lavori fino all’ultimo centesimo, per oltre 400 milioni di euro: siamo la prima Regione in Italia per somme erogate”.

“L’azione di difesa del territorio siciliano è stata condotta in modo capillare, distribuendo su tutte e nove le province gli interventi necessari a contrastare frane, esondazioni, instabilità delle infrastrutture e fenomeni di erosione costiera. Ma non basta, non può bastare per un clima che si è velocemente tropicalizzato. E gli interventi ‘ordinari’ nulla possono se in cinque-sei ore si registra la stessa quantità di pioggia che cade, di solito, in sei mesi. Senza interventi straordinari, che solo l’Unione Europea può mettere in campo, senza decisioni coraggiose e ormai indifferibili di G20 e Cop 26, ci ritroveremo periodicamente a contare danni e, Dio non lo voglia, altre vittime”.

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