Il maltempo non ha intenzione di lasciare la Sicilia, dopo le alluvioni che hanno messo in ginocchio il Catanese e il Siracusano. Nelle prossime ore, dopo una piccola tregua mercoledì, è previsto l’arrivo di un uragano ribattezzato Medicane; una definizione che nasce dall’unione delle parole MEDIterranean hurriCANE ovvero Urgano del Mediterraneo.
Previsti venti che potrebbero sfiorare anche i 120 km orari. “Attenzione particolare al Catanese, al Siracusano, al Ragusano e al Messinese ionico. Con rischio di piogge alluvionali, così come sulla Calabria ionica. Il tutto accompagnato da venti burrascosi, raffiche di oltre 90-100 chilometri orari sullo Ionio e mareggiate”. Tra giovedì e venerdì è atteso l’arrivo di questo fenomeno nella Sicilia orientale e nella Calabria ionica, con abbondanti piogge e venti tempestosi per 24-48 ore.
!La Sicilia mostra già segni evidenti di una realtà significativamente mutata. Studiamo con attenzione i medicane, gli uragani locali che nascono nello Ionio occidentale e anche se sono quattro volte più piccoli nel loro vortice ciclonico rispetto a quelli tropicali e con aspetti diversi, sono molto intensi e portano precipitazioni violente sulle coste dell’isola e della Calabria. Per questo abbiamo sviluppato dei modelli teorici con i quali i fenomeni sono diventati abbastanza prevedibili con buona approssimazione”. Lo ha dichiarato al Corriere della Sera Antonio Navarra, presidente del centro Euro-mediterraneo dei cambiamenti climatici (Cmcc) e professore di meteorologia e oceanografia all’Università di Bologna.