Manfredi Di Liberto e la parodia di C’è Posta Per Te: “Cavalco i social”

Il comico palermitano: “Da Youtube a Striscia. La tv spazzatura? Diciamo che…c’è trash e trash”

Manfredi Di Liberto

Manfredi Di Liberto

Comico, trasformista, mimo, o un mix di tutti e tre? “Credo che la definizione ideale sia quella di creativo”. Raggiunto dalla redazione di Palermo Live, intrigata dall’ultimo video che lo vede fare la parodia di C’è Posta Per Te, è lo stesso Manfredi Di Liberto a indicarci il suo X-Factor. Quello grazie al quale, da anni, nelle tv private siciliane, riesce a divertire gli spettatori. Palermitano classe ’87, i primi passi nel mondo dello spettacolo Di Liberto li ha mossi nel teatro per poi calcare il palco di Insieme, la nota trasmissione d’intrattenimento siciliana condotta da Salvo la Rosa. La sua originalità espressiva lo ha poi fatto sbarcare su Rai2, nel format comico tutto meridionale di Made In Sud. Insomma, una gavetta sostanziosa che, causa pandemia, avrebbe potuto subire una brutta battuta d’arresto. E invece, forte di quella ingegnosità che gli è propria, è stato nel momento più difficile che Di Liberto ha costruito il suo personalissimo trampolino di lancio.

DA YOUTUBE A STRISCIA

Da Marzo scorso, quando il Covid ha fatto la sua tragica irruzione nel mondo, è stato grazie al successo di visualizzazioni (più di 3 milioni ndr) dei video su Alexa che mi si è aperta una grande porta.Pubblicati su youtube, raccontano del divertente rapporto vissuto in tempo di lockdown tra un uomo solo e l’assistente personale intelligente sviluppato dall’azienda statunitense Amazon. Coi talent scout di Striscia a setacciare il web, la sua performance non passò inosservata. “Senza che neanche lo sapessi – afferma Manfredi Di Liberto – , ho appreso di essere andato in onda per tre volte nel programma di Antonio Ricci, con la Hunziker che mi ha nominato in prima serata. Questo senza avere mai avuto nessun contatto nè con lui tantomeno con Mediaset.”

FATTORE COVID COME UN’OPPORTUNITA’

Praticamente un input per tutti coloro che si abbattono troppo facilmente davanti allo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria. “Sicuramente, senza il fattore Covid e senza la possibilità di sperimentare video per il web non sarei mai potuto finire a Striscia. E’ chiaro che adesso voglio cavalcare quest’onda, tanto che, subito dopo la pubblicazione di C’è Posta Per Te ho fatto 1milione e mezzo di visualizzazioni in un giorno”. Una popolarità che anni di esibizioni ad Insieme, trasmissione televisiva vista anche nel Lazio e in Campania, non gli hanno mai fatto raggiungere.

Manfredi Di Liberto durante un’esibizione ad Insieme

C’E’ TRASH E TRASH

Spesso e volentieri orgoglioso di esportare in giro per i palchi virtuali e non la sua palermitanità, chiediamo a Manfredi Di Liberto cosa ne pensa della cosidetta Trash Tv. La stessa che, in particolare in tempo di pandemia, ha ultimamente messo alla berlina suoi concittadini. Gente che per il classico quarto d’ora di notorietà, ha finito per essere letteralmente stritolata da una vera e propria gogna mediatica. “Partiamo dal presupposto che c’è trash e trash, in quanto ad esempio, quello degli Squallor negli anni ’80 era intelligente e fatto con classe. Ciò a cui oggi assistiamo altro non è che pochezza, frivolezza. Tale da non farmi capacitare per quale motivo la gente sia interessata a guardare in tv o sul web determinati programmi. Probabilmente, nel caso della signora Angela da Mondello, l’interesse della gente sta tutto nel messaggio sbagliato che lancia dicendo che Covid non ce n’è piuttosto che nel personaggio in sè.”

“TASCIO E’ BELLO”

Figlio d’arte, Manfredi Di Liberto, restando in tema, menziona il libro scritto dal padre “Tascio è bello”. “In quel testo sono descritti gli usi e i costumi del palermitano, che, chiaramente è una cosa ben diversa. Il fenomeno del palermitano che va a C’è Posta Per Te attira simpatia. Si tratta di gente verace, con precise peculiarità che parlano del nostro essere. Anzi, in quel caso, il fatto che spesso nella trasmissione di Maria De Filippi vengano invitati siciliani, napoletani e gente del meridione in generale, vuol dire che abbiamo una marcia in più.” Come dargli torto, quando a confermare ciò è la storia del teatro e del cinema stesso, soprattutto nella commedia italiana.