Manovra 2022, istituito un fondo per supportare artigiani e ceramisti

Per scongiurare il fermo produttivo delle fornaci, cinque milioni per le imprese e le attività produttive legate alla tradizione del made in Italy

Le ceramiche di Caltagirone sono tra le più note al mondo

Nella Manovra 2022, via libera all ’emendamento che prevede uno stanziamento complessivo di quindici milioni di euro per lo sviluppo dell’artigianato.
Un’ attività da tutelare nella sua espressione territoriale, artistica e tradizionale, con particolare attenzione alla ceramica artistica.
L’ obiettivo è anche compensare la maggiorazione dei costi energetici.
Il provvedimento trae le mosse da due emendamenti a prima firma dei senatori della Lega Matteo Salvini e Massimiliano Romeo.

UN FONDO PER GLI ARTIGIANI

Sottoscritto anche da altri parlamentari del partito, il provvedimento mira a supportare le eccellenze italiane in affanno a causa della crisi economica legata al Covid-19.
Ma anche dagli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
In particolare, le aziende della lavorazione della ceramica artistica e del vetro, espressione del made in Italy.
La Manovra 2022 prevede anche aiuti per i produttori di ceramica artigianale e del vetro di Murano.
In uno degli emendamenti riformulati dopo l’accordo tra maggioranza e governo, viene istituito un fondo da cinque milioni di euro che sosterrà gli artigiani nel 2022.
Viene inoltre rifinanziata, con altri cinque milioni di euro, la realizzazione di progetti destinati alla valorizzazione del settore.
La volontà è scongiurare il fermo produttivo delle fornaci a causa del Covid 19, tutelando un marchio di eccellenza nel mondo.

UNA VOCE ECONOMICA IMPORTANTE PER MOLTE REGIONI ITALIANE

I fondi stanziati permetteranno di fronteggiare il difficile momento in atto.
La ceramica artistica è un comparto importante per l’economia di molte regioni italiane.
Tra esse, l’Umbria: i Comuni di Deruta, Gubbio, Guardo Tadino e Orvieto, dove la tradizione della ceramica è molto antica, potranno giovare delle risorse nella Manovra del 2022.

L’Umbria vanta centri di antica tradizione ceramica e produzioni di bellissime terrecotte e maioliche

Tra i firmatari del provvedimento, il senatore della Lega Luca Briziarelli, che esprime soddisfazione per l’importante risultato, arrivato con il via libera della Commissione Bilancio del Senato.
Una buona notizia per le aziende dei quattro centri, che recentemente hanno dato vita alla “Strada della Ceramica umbra“.
L’auspicio per il prossimo anno riguarda l’ approvazione della legge sull’artigianato artistico che porta la firma dello stesso senatore insieme al collega Stefano Collina del Partito Democratico.
Un’attività che racchiude storia, cultura e innovazione.
E che intercetta contatti con le correnti turistiche, interagendo con la struttura industriale del Paese.

IL VETRO DI MURANO

Un’eccellenza tutta italiana, che racconta l’ abilità manuale degli artigiani, protagonisti di una tradizione che si sviluppa tra il 1400 e il 1800.
Ma che affonda le proprie radici ancora più indietro nel tempo, precisamente alla lavorazione del vetro di epoca romana e bizantina.

Le celeberrime Murrine, manufatti in vetro multicolore di Murano
Le celeberrime Murrine, manufatti in vetro multicolore di Murano

Nell’isola veneziana, il vetro è una vera e propria opera artistica: i gioielli e i complementi d’arredo sono il frutto della maestria degli artigiani, che realizzano gli oggetti con la tecnica della soffiatura.
La punta di diamante della produzione locale è la Murrina, famoso manufatto in vetro multicolore realizzato con la tecnica di vetro fusione.
Il loro impiego è frequentissimo nelle decorazioni, e souvenir di ogni genere.
Ma anche per creare perle mosaico o millefiorivasiciotole e splendidi gioielli, artigianali ed unici.
Senza dimenticare il cristallo, il vetro muranese più pregiato e puro

IL SETTORE DELLA CERAMICA IN SICILIA

Santo Stefano di Camastra, Caltagirone e Sciacca.
Sono i tre principali centri produttivi della ceramica in Sicilia, rispettivamente nelle province di Messina, Catania e Agrigento.
Un settore profondamente legato al turismo e alla valorizzazione delle tipicità territoriali, espressione di stili, decori e colori diversi.

Le ceramiche di Caltagirone, tra le più celebri al mondo
Le ceramiche di Caltagirone, tra le più celebri al mondo

La storia della produzione della ceramica in Sicilia si perde nella notte dei tempi.
I primi ritrovamenti sono relativi al periodo Neolitico.
Si tratta, nello specifico, di testimonianze di insediamenti abitativi a Noto e Milazzo, in provincia di Siracusa e Messina.
Ma anche a Catania, e Palermo e nelle isole Eolie e a Pantelleria.
Greci, spagnoli e arabi hanno profondamente inciso nell’utilizzo delle tecniche e dei cromatismi.
Risale all’ottobre scorso, il decreto di riconoscimento del Distretto della ceramica.
Una decisione dell’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Girolamo Turano in considerazione del ruolo nevralgico che la filiera, figlia di una tradizione millenaria, riveste nell’isola.