Sarebbe complesso passare in elenco tutti i punti che prevede la “Manovra 2021” divenuta ieri legge grazie all’approvazione del Senato. Il testo è infatti composto da ben 229 articoli e più di 500 pagine complessive e comprende misure per un valore di 40 miliardi. Tuttavia ci sono alcuni punti cruciali che vale la pena mettere in risalto, che riguardano in modo particolare i lavoratori e le imprese. Previsti anche bonus per la casa, in particolare per l‘acquisto di mobili o l’arredamento del bagno, nonché l’assegno unico per i figli. Un ingente somma è stata destinata anche alle misure riguardanti le scuole.
Al reparto lavoro il governo ha destinato una bella fetta dell’importo complessivo della manovra, quasi 7 miliardi sui 40 complessivi. I lavoratori fino ai 35 anni avranno più chance di farsi assumere, in quanto per loro sono previsti importanti sgravi fiscali, che diventano più sostanziosi in caso di assunzioni fatte al Sud. Non dovrà versare addirittura nessun contributo chi assume donne disoccupate o del Sud.
Inoltre la cassa integrazione d’emergenza sarà prolungata fino al 31 marzo. Novità anche per gli autonomi a cui il covid ha arrecato perdite, che potranno ricevere un assegno mensile di un importo che va da 250 euro fino a 800 euro. Tutte le “partite iva” e professionisti saranno esonerati dal pagamento dei minimi contributivi per tutto il 2021.
I cuochi di alberghi e ristoranti potranno beneficiare di un credito di imposta fino al 40% della spesa per l’acquisto di macchinari, attrezzature, corsi di aggiornamento, fino a 6.000 euro. Per questa misura è stato stanziato 1 milione per ciascun anno dal 2021 fino al 2023.
Per le imprese è ufficiale la conferma dei Fondi di garanzia. Chi investe al sud, inoltre, beneficerà di una diminuzione contributiva ma anche di esenzioni fiscali e crediti d’imposta. Non potranno essere effettuati licenziamenti fino al 31 marzo, eccetto per casi particolari.
Una delle misure contenute nella manovra prevede l’arrivo, previsto per il mese di luglio, dell’assegno unico per i figli. Per rendere effettiva la misura verranno stanziati 3 miliardi per il 2021 e 5,5 per il 2022. Si prevede un contributo per un massimo di 200 euro al mese e per un periodo che va dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio.
Chi dovrà effettuare interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici o ne riducono il rischio sismico potrà continuare a usufruire del superbonus fino al 110% fino al 30 giugno 2022. La misura dunque estesa per altri sei mesi, ma chi per quella data sarà riuscito a completare almeno il 60% dei lavori in corso potrà beneficiare del bonus fino a tutto l’anno 2022.
Modifiche anche sul “bonus mobili”. La spesa massima aumenta dai precedenti 10.000 euro a 16.000 euro ma la detrazione fiscale rimane del 50%.
Il nuovo “bonus idrico” dona 1.000 euro alle famiglie che vogliono installare nuovi rubinetti, soffioni doccia, vasi sanitari e miscelatori al fine di razionalizzare l’uso dell’acqua. Per erogare il bonus il governo ha stanziato 20 milioni ma solamente per i primi 20.000 che lo chiederanno.
Ben 50 milioni di euro destinati al tanto richiesto bonus affitto. Si faccia attenzione però al fatto che l’agevolazione non sarà per il locatario, bensì per il locatore, colui che possiede e affitta l’appartamento. Se il proprietario dell’immobile ridurrà l’importo del canone di locazione riceverà un contributo a fondo perduto fino al 50% dello sconto adottato, fino ad un massimo di 1200 euro all’anno.
Infine i primi 100.000 richiedenti con Isee sotto i 10.000 euro potranno beneficiare di uno sconto di 50 euro per l‘acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto. La stessa cifra sarà destinata a chi deciderà di smaltire le vecchie tv, ma per famiglie con Isee fino a 20 mila euro.Per il bonus smartphone varrà lo stesso limite Isee. I nuclei con figli studenti non in possesso di strumenti per la didattica a distanza potranno avere per un anno in comodato gratuito un tablet o smartphone connesso a Internet.
Oltre 3 miliardi e mezzo per il rilancio del sistema scolastico. In primis sarà applicato un piano di immissione in ruolo di 25.000 docenti di sostegno nel corso dei prossimi anni. Per rendere effettiva tale misura verranno destinati fondi per la formazione degli insegnanti e per l’acquisto di strumenti atti a favorire la didattica. Saranno introdotti concorsi, uno ogni due anni, previo decreto del Ministro dell’Istruzione, per reclutare nuove valide figure in grado di svolgere il delicato ruolo. Il punteggio dei candidati in graduatoria sarà aggiornato sulla base dei titoli conseguiti nel tempo.
Aggiunti 70 milioni per finanziare le scuole che accolgono alunni con disabilità. Inoltre, gli studenti con difficoltà economiche potranno beneficiare di un dispositivo dotato di connettività o un bonus per il valore dello stesso per la durata di un’anno, misura per cui il governo ha stanziato 20 milioni.
Un miliardo e mezzo destinato infine ai lavori di edilizia scolastica. In particolare per gli anni a venire dal 2021 al 2023 sarà destinato 1 milione di euro in più per gli interventi urgenti, in particolare in zone con elevato rischio sismico. Prorogati di un anno i poteri commissariali di Sindaci, Comuni e Presidenti di Provincia affinché gli interventi straordinari si possano realizzare in tempi più brevi.