Manovra approvata, dal reddito di cittadinanza alla tregua fiscale: ecco tutte le norme
Ecco cosa prevede il testo approvato al Senato
Dopo l’ok dalla Camera, la Manovra stamani ha ottenuto il via libera dall’Aula del Senato. Votata la fiducia sulla legge di Bilancio con 107 sì, 69 contrari e un astenuto, il testo diventa ora effettivo. Di certo la norma che ha suscitato maggiore scalpore è quella relativa al reddito di cittadinanza, che va verso l’abolizione passando per un periodo transitorio nel 2023. Tuttavia, la Manovra contiene anche altre misure, in materia di caro energia, cuneo fiscale, pensioni e giustizia. Di seguito le principali.
La Manovra e il caro energia
Contro il caro energia vengono stanziati fondi a sostegno di famiglie e imprese coperti grazie allo scostamento di bilancio per 21 miliardi. Oltre al taglio degli oneri impropri delle bollette per tutti, si rafforza il bonus sociale con il passaggio del tetto Isee da 12 a 15mila euro.
Previsti anche crediti d’imposta più alti per le imprese energivore e gasivore, mentre passa dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento. Scende dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023.
La Manovra introduce anche un contributo straordinario per il 2023 per chi produce, importa, distribuisce o vende energia elettrica, gas naturale o prodotti petroliferi. La tassa è applicata solo con almeno 75% ricavi da energia.
Taglio del cuneo fiscale e flat tax
Confermato l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro. Il taglio sale tuttavia al 3% per redditi più bassi con soglia fissata a 25mila euro. Tassati al 5% i premi di produttività fino a 3mila euro. Per autonomi e partite Iva la tassa piatta è estesa ai redditi fino a 85mila euro e arriva una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40mila euro.
Tregua fiscale in Manovra
Per la tregua fiscale il testo della legga stabilisce dieci diverse modalità di regolarizzazione: si va dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro alla definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni fino al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie.
Ai Comuni è concesso di non applicare lo stralcio delle cartelle e delle multe ma l’annullamento vale solo per gli interessi comunque denominati e non, invece, per le sanzioni e i rimborsi spesa per le procedure esecutive e di notificazione, che restano integralmente dovute.
Pagamenti con pos e soglia per il contante
Una delle norma più discusse della Manovra è certamente quella inerente all’utilizzo del pos per i pagamenti. Il tetto di 60 euro del quale si è a lungo parlato è saltato: la proposta era che al di sotto di questa cifra i commercianti avrebbero potuto rifiutare pagamenti con carta senza andare incontro a sanzioni.
Per mitigare i costi delle commissioni a carico gli esercenti più piccoli viene istituito un tavolo permanente e, in caso di mancata soluzione, scatterà un “contributo straordinario”. Da gennaio 2023 salirà inoltre a 5mila euro la soglia per l’uso del contante.
Carta giovani, la polemica in seno alla Manovra
Un’altra polemica l’aveva suscitata l’abolizione della 18 App, bonus destinato ai neo maggiorenni per incentivarli a spese in ambito culturale. Un’abolizione in merito alla quale il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva parlato di fake news, spiegando che si intendeva più che altro modificare il beneficio rivolto ai giovani.
Effettivamente il bonus cambia faccia. Chi compie 18 anni nel 2023 potrà ricevere, infatti, due carte, cumulabili, da 500 euro ciascuna. Una andrà a chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro, l’altra agli studenti che si diplomano con il massimo dei voti. I nati nel 2004 usufruiranno, invece, del bonus nella versione originaria.
Reddito di cittadinanza e pensioni
Il rdc sarà erogato ai lavoratori occupabili per 7 mesi nell’anno a venire. Gli altri, ossia nuclei con minori, anziani o disabili, continueranno a riceverlo fino a fine anno in attesa di una riforma complessiva. Sale inoltre da 6mila a 8mila euro la detassazione per chi assume percettori di reddito. Per chi è in povertà assoluta viene istituito, infine, il reddito alimentare.
Nel 2023 si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 di età (quota 103). È previsto, tuttavia, un incentivo per chi resta al lavoro con il bonus Maroni.
Cambia invece Opzione donna, che sale a 60 anni (riducibili di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni), ma solo per tre categorie di lavoratrici svantaggiate. Infine, le pensioni minime saliranno a 600 euro per gli over 75.
Sostegni alla genitorialità
La Manovra stabilisce anche la riduzione dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile (tampon tax). Arriva, inoltre, la social card per redditi bassi fino a 15mila euro.
Previsto un incremento dell’assegno familiare per i nuclei con quattro o più figli. Nuove regole anche per il congedo parentale, che sarà all’80% per un mese aggiuntivo entro il sesto anno d’età, anche per i padri. Diviene permanente inoltre il bonus psicologo, che sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50mila euro.
Superbonus 110% e non solo
Per quanto riguarda il Superbonus 110%, si estende al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas. La Manovra introduce la detrazione dall’imposta lorda ai fini Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B.
Per quanto riguarda il mutuo, sarà possibile rinegoziarlo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.
Ponte sullo Stretto
La Manovra prevede la riattivazione della società Stretto di Messina ai fini della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Arrivano inoltre fondi per diverse infrastrutture.
Altre misure
Per quanto riguarda la caccia, i cacciatori potranno partecipare ai “piani di controllo della fauna selvatica” stabiliti dalle Regioni anche in città. Naturalmente devono possedere regolare licenza e aver sostenuto un corso di formazione Gli animali abbattuti, tra cui i cinghiali, previ controlli sanitari potranno essere consumati come alimenti.
Le federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni, società professionistiche e dilettantistiche potranno pagare in 60 rate, con la maggiorazione del 3%, i versamenti sospesi.
Quanto allo smart working, questo viene prorogato per i lavoratori fragili, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo.
Infine la giustizia: la parte delle norme civili contenute nella riforma Cartabia entrerà in vigore non più il 30 giugno, ma il 28 febbraio. Arriva anche una riforma delle intercettazioni disposte dall’intelligence.