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Manovra, pensioni minime a 600 euro e tagli al reddito di cittadinanza: i dettagli

Nella tarda serata di ieri 18 dicembre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è arrivato in commissione Bilancio della Camera con il terzo pacchetto di emendamenti del governo alla manovra. Al suo arrivo sono rientrati anche i deputati dell’opposizione, che avevano abbandonato i lavori, contestando i ritardi accumulati nel deposito del documento da parte dell’esecutivo. Giorgetti nel suo intervento ha annunciato gli emendamenti definitivi presentati dal governo Meloni sulla legge di Bilancio. Per quanto riguarda il Pos ha detto: «Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos. Rimettiamo alla valutazione della commissione quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni».

Manovra, cuneo fiscale

Riferendosi poi al tetto del reddito per il taglio del cuneo fiscale, il ministro ha affermato che «passerà da 20 a 25mila», mentre negli emendamenti alla manovra ci sarà l’innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per tutti quelli che hanno 75 anni. E riferendosi alla revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024 ha annunciato la revisione del meccanismo, elevando la percentuale della fascia di pensioni da 4 a 5 volte la minima, e ridotte conseguentemente quelle a salire per quanto riguarda i redditi.

Esonero di contributi previdenziali per chi assume beneficiari del RdC e proroga 110%

Il ministro dell’Economia ha confermato, invece, il taglio del Reddito di cittadinanza, con l’assegno che arriverà l’anno prossimo solo per 7 mesi invece degli 8 previsti. Inoltre, ha detto, «si è aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali» per quei datori di lavoro che assumono i beneficiari del Reddito di cittadinanza dal primo gennaio al 31 dicembre, con contratto a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda invece il Superbonus 110%, il termine per presentare la Cilas è fissato al 31 dicembre. «Negli emendamenti del governo – ha affermato Giorgetti – è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%».

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Redazione PL