Margaret morta per un intervento di rinoplastica, l’autopsia: “Un quadro di sofferenza acuta”
“Un quadro generale compromesso e di sofferenza acuta”. Sarebbe emerso questo dall’autopsia di Margaret Spada, morta il 7 novembre a Roma dopo tre giorni di agonia per un intervento di rinoplastica parziale in un centro medico della Capitale. L’origine della sofferenza acuta, però, dovrà essere accertato ed è per questo che saranno importanti esami tossicologici e istologici per capire cosa sia stato somministrato alla ragazza prima e dopo il malore.
La giovane era arrivata a Roma dalla sua Sicilia per sottoporsi a un rinofiller presso lo studio gestito dai dottori, padre e figlio, Marco e Marco Antonio Procopio, conosciuto tramite dei video su TikTok.
Qualcosa è andato storto per quello che doveva essere un banale intervento estetico. Dopo l’iniezione di un anestetico locale, la giovane Margaret ha avuto un malore, poi il coma e il decesso pochi giorni dopo. Ora lo studio è sotto sequestro e padre e figlio sono indagati per omicidio colposo. La 22enne di Lentini aveva scoperto il centro medico dei Procopio attraverso un video pubblicitario su TikTok, piattaforma dove il chirurgo Marco Antonio Procopio, 32 anni, vantava più di 20mila follower. Margaret si era fidata delle rassicurazioni che aveva letto nei commenti e nei post con la promessa di un intervento rapido e indolore e l’assenza di cicatrici sul volto.
Il malore di Margaret e poi il coma
Subito dopo la somministrazione dell’anestetico, la 22enne si è sentita male. Il fidanzato, presente durante l’intervento, ha filmato con il suo smartphone il tentativo di rianimazione della ragazza. Le immagini, consegnate già agli inquirenti, mostrano Margaret in preda a tremori, nausea e giramenti di testa. Poi il peggioramento che l’ha portata alla morte dopo tre giorni di coma. L’ipotesi più probabile è quella di uno shock anafilattico, ma saranno gli esami tossicologici a fare chiarezza sulla composizione della sostanza iniettata e sulle eventuali responsabilità dei medici.
Studio senza autorizzazione e sequestrato
Lo studio, situato nella zona Eur di Roma, è stato sequestrato dai carabinieri del Nas: “Si tratta di un ambulatorio in un condominio, non di una sala operatoria”, precisa l’avvocato Alessandro Vinci, legale della famiglia di Margaret. Nei loro video, invece, i Procopio attiravano clienti da tutta Italia, promettendo risultati straordinari con tecniche rapide e innovative. “Non ci trovavamo certo in una struttura ospedaliera: è un centro medico, non una sala operatoria. La cosa assurda è che si trattava di un intervento di routine e una ragazza di 22 anni è tornata a casa dentro una bara. È inaccettabile per la famiglia”, ha dichiarato l’avvocato Vinci.
Nello studio non era presente alcun documento, a cominciare dal consenso informativo. Nessun atto legato alla contabilità o a pagamenti. E inoltre, lo studio non avrebbe avuto le autorizzazioni per eseguire questo tipo di intervento come confermato dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Lo studio del medico dove è stata operata Margaret non risulta autorizzato per attività procedurali“, ha spiegato. “Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni. Da una prima analisi, non ci risulta un’autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo”.