Maria Falcone: “Riformare subito la legge sull’ergastolo ostativo”

Maria Falcone: “Una normativa giusta eviterà scarcerazioni di boss che mai hanno interrotto il loro legame criminale con l’associazione mafiosa”

Falcone

“Dopo le dichiarazioni indignate dei giorni scorsi, seguite alla scarcerazione di Brusca, la politica dimostri ai cittadini che la lotta alla mafia è una priorità del Paese”. Così Maria Falcone, la sorella del magistrato ucciso dalla mafia, dopo la scarcerazione del boss mafioso Giovanni Brusca. Quest’ultimo si è autoaccusato di aver premuto il telecomando che fece esplodere il tritolo che provocò la strage di Capaci.

“I nostri parlamentari hanno un’occasione unica per farlo: l’approvazione in tempi rapidi della riforma della legge sull’ergastolo ostativo sollecitata dalla Corte Costituzionale. Una normativa giusta eviterà scarcerazioni e permessi a boss che mai hanno interrotto il loro legame criminale con l’associazione mafiosa. Concedere benefici a chi neppure ha dato un contributo alla giustizia sarebbe inammissibile e determinerebbe una reazione della società civile ancora più forte di quella causata dalla liberazione, purtroppo inevitabile, del “macellaio” di Capaci. Il prossimo 23 maggio saranno trascorsi 30 anni dall’attentato in cui persero la vita mio fratello Giovanni, sua moglie Francesca, Antonio, Vito e Rocco e noi saremo qui a tirare le somme sull’azione del Parlamento e della politica tutta nel contrasto ai clan e a evidenziare chi alle parole ha fatto seguire i fatti e chi, invece, solo cavalcando l’indignazione popolare per raccogliere consensi, si è limitato alle chiacchiere”. – Conclude Maria Falcone.