Omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale. Sono questi i gravi reati contestati a cinque persone, un uomo e quattro donne, tra cui la palermitana Maricetta Tirrito.
Nei confronti della Tirrito, 49 anni, presidente dell’associazione ‘Laboratorio Una Donna’ e attiva nella lotta alla violenza sulle donne e alla mafia, il gip ha disposto il sequestro preventivo di circa 385mila euro. Le indagini sono partite dalla segnalazione di alcuni conoscenti delle vittime.
Dagli accertamenti fatti dalla Polizia di Stato con il Commissariato di Anzio e Nettuno coordinati dalla Procura, è emerso che la donna si sarebbe appropriata del patrimonio di anziani affetti da gravi patologie psico-fisiche, ospiti di una residenza sanitaria assistenziale gestita dalla Tirrito e priva di autorizzazione nella zona di Ardea.
In un caso specifico, inoltre, è stato accertato che sia stata falsamente certificata una capacità d’intendere di un 85enne, per far sì che l’anziano sottoscrivesse “una procura speciale a vantaggio di Tirrito” per la gestione di un immobile di lusso ad Anzio.