“10 anni di indagini, più di 200 ore di registrazione e un caso che ha fatto il giro del mondo”. Così Netflix annuncia la docuserie sul caso di Mario Biondo, disponibile dal 3 agosto in tutti i Paesi.
“Le ultime ore di Mario Biondo” racconta della misteriosa morte del cameraman palermitano, marito della conduttrice tv spagnola Raquel Sanchez Silva. Ma quale verità verrà fuori? Secondo la mamma Santina, la nuova docuserie finirà soltanto per infangare un’altra volta la memoria del figlio.
Mario è scomparso il 30 maggio del 2013 a Madrid, trovato impiccato alla libreria dell’appartamento in cui conviveva insieme alla moglie. Gli inquirenti spagnoli dell’epica, fin dall’inizio, non hanno dubbi: si tratta di un suicidio. Ma la famiglia Biondo non ha mai creduto alla loro versione, continuando ad andare avanti lottando per la verità. “Mario era un ragazzo pieno di vita, ci aveva pagato i biglietti aereo per andarlo a trovare a Madrid. Non si sarebbe mai ucciso“.
Il caso è passato poi nelle mani della Procura di Palermo, con ulteriori indagini. A Palermo la salma è stata riesumata due volte ma gli esami autoptici, nonostante molti elementi continuassero ad essere incompatibili, portarono al suicidio.
Dopo la richiesta di archiviazione della Procura e poi anche della Procura generale che aveva avocato l’indagine, il caso sulla morte di Mario Biondo è stato definitivamente archiviato un anno fa. “Pur essendo rintracciabili nel fascicolo del PM numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi omicidiaria sostenuta dagli opponenti, la distanza di tempo dai fatti per cui si procede ha difatti pregiudicato la possibilità di svolgere quelle indagini che avrebbero potuto consentire di individuare gli autori dell’ipotizzato omicidio”. Così termina l’ordinanza del GIP Nicola Aiello. Per la prima volta, dunque, si parla di omicidio, ciò che la famiglia Biondo ha sempre sostenuto. Ma è passato ormai troppo tempo per individuare i colpevoli e svolgere ulteriori indagini, le stesse che la polizia spagnola avrebbe dovuto impiegare immediatamente.
“È tutta una bugia, una manipolazione. Sono sicura che vorranno far uscire male mio figlio”, così la mamma di Mario, Santina, risponde alla pubblicazione del promo della docuserie disponibile dal 3 agosto. “Se questo è il preludio del documentario di Netflix realizzato e prodotto dall’amico ed ex manager della vedova, immagino le bugie che hanno detto per infangare mio figlio! Ad ogni step, risponderò con documenti e messaggi alla mano. Sarò io a denunciare“.