Tra qualche mese si potrà verosimilmente smettere di usare la mascherina all’aperto. Sebbene al momento l’eliminazione dell’obbligo non sia tra i temi affrontati dal Comitato tecnico scientifico, le previsioni paiono andare in quella direzione, un po’ come già accaduto in Paesi come Israele e gli Stati Uniti.
Parlando di ritorno alla libertà, il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore Irccs Galeazzi di Milano, abbozza una prima indicazione cronologica, accennando al mese di luglio.
La data più ragionevole per la revoca dell’obbligo di mascherina all’aperto parrebbe, dunque, essere quella della seconda metà di luglio. Tuttavia, vi saranno delle limitazioni da rispettare. L’obbligo non sarà valido infatti solo per i luoghi all’aperto, per le situazioni di non assembramento e per i soggetti vaccinati.
Sicuramente il livello di immunizzazione del Paese avrà il suo peso. Si stima che con 35-40 milioni di vaccinati, anche con una sola dose, si potrà allentare la restrizione. Procedendo al ritmo di 500mila vaccini al giorno, tale soglia di immunizzazione potrebbe essere raggiunta proprio durante l’estate.
Per i luoghi chiusi la questione sarà diversa. È infatti ormai cosa nota che al chiuso le possibilità di contagio aumentano sensibilmente, complice la maggiore capacità di propagazione e permanenza delle goccioline respiratorie nell’ambiente.
I vaccinati in ogni caso avrebbero basse possibilità di infettarsi e, comunque, svilupperebbero difficilmente la malattia in forma grave e con esiti mortali. Minime anche le possibilità di trasmissione del virus data la ridotta carica virale.
Già dalla seconda metà di maggio gli Stati Uniti hanno tolto l’obbligo di indossare la mascherina per chi ha completato il ciclo di vaccinazione. Tuttavia, sui mezzi pubblici anche questi ultimi sono tenuti a rispettare la misura.
Ad Israele l’abolizione dell’obbligo è arrivato il 18 aprile, solo per i luoghi all’aperto. Nell’Unione Europea non ci sono ancora casi analoghi; la Gran Bretagna mantiene al momento le mascherine all’aperto, nonostante l’alta percentuale di vaccinati.