Nella mattinata del 7 settembre Barbara Nelli, una commerciante con negozio d’abbigliamento a Civita Castellana, in provincia di Viterbo ha denunciato di essere stata aggredita dall’attore turco Can Yaman. La donna ha raccontato che stava ascoltando musica nel suo negozio mentre fuori si svolgevano le riprese della seconda stagione della serie «Viola come il mare 2». I rumori hanno irritato Yaman, che “non riusciva a concentrarsi”. La Nelli ha dichiarato: “È entrato nel mio negozio come una furia, dicendomi di spegnere la musica. Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me – ha proseguito -. Ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo”. Da questo è partita la denuncia.
I fan di Can Yaman non hanno gradito l’affronto al loro attore preferito, ed a decine si sono riversati sui social per puntare il dito contro la commerciante, prima ancora che eventuali responsabilità vengano accertate. È bastato il racconto che la donna ha reso alla stampa per scatenare la furia delle sostenitrici e sostenitori dell’interprete, reso noto in Italia dalla soap opera Daydreamer. “Poraccia”, “paracula”, “maleducata”, “brutta”. Sono solo alcuni degli insulti che sono fioccati sulla pagina Instagram della negoziante. Sotto un video in cui Barbara Nelli ha in mano una sigaretta accesa hanno scritto che “non comprerebbe mai dei vestiti che puzzano di fumo”.
Leggendo alcuni commenti ai post si capisce che la commerciante abbia già avuto qualche dissapore con qualcuno dei residenti di Civita Castellana. Infatti hanno scritto: “Cara signora, non le bastava già la sua fama con i suoi concittadini, doveva farsi conoscere pure in tutto il mondo”. E qualche altro: “Se ha gonfiato la situazione mi auguro che nessuno vada nel suo negozio”. Il legale della donna, Giuseppe Romano del Foro di Lecce, ha detto: “Questi commenti dispiacciono molto, anche perché alcuni riguardano la sua attività commerciale. Certo la mia cliente non si è inventata nulla. Probabilmente, oltre ai testimoni, ci sono anche delle telecamere puntate sulla piazza che potrebbero essere utili”.