Mattatoio come lager: nel messinese suini uccisi a colpi di mazza ferrata

Strumenti per la macellazione non idonei procuravano agli animali sofferenze inaudite

mattatoio lager messina

mattatoio lager messina

Crudeltà senza confini. Perpetrata su suini, ovini e caprini all’interno di un mattatoio clandestino di Mongiuffi Melia in provincia di Messina. Sono stati i militari della compagnia di Taormina ad accertare come il titolare dell’attività, violando la normativa in materia, uccidesse gli animali con strumenti non regolari. Da quì le inaudite sofferenze povocate. Non solo dunque assenza di qualsiasi documentazione sanitaria e cattiva conservazione delle carni in celle frigorifere inadeguate. Ciò che sconcerta è soprattutto l’armamentario per mezzo del quale avvenivano le macellazioni. Coltelli a lama lunga e mazze di ferro del peso di svariati chilogrammi, tutti arnesi non previsti per questo genere di attività.

ALLEVATORE IN ARRESTO

I finanzieri hanno sequestrato 58 capi di bestiame ancora vivi, tra suini, ovini e polli, tutti pronti per la macellazione, privi di qualsiasi indicazione su provenienza e documentazione sanitaria. L’allevatore, infine, in qualità di titolare della ditta sottoposta a controllo, è stato denunciato per ricettazione e macellazione clandestina, che prevede la pena dell’arresto da 6 mesi ad un anno.