Matteo Messina Denaro, Baiardo shock mesi prima dell’arresto: “Un regalino per lo Stato”

Salvatore Baiardo coprì la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, adesso detenuti in carcere: l’intervista rilasciata a Massimo Giletti qualche mese fa suscita non poche perplessità 

Baiardo

Nel giorno dell’arresto di Matteo Messina Denaro torna alla luce una intervista andata in onda qualche tempo fa a “Non è l’Arena”, su La 7. Era il mese di novembre quando Massimo Giletti aveva incontrato Salvatore Baiardo raccogliendo il suo pensiero in merito alla riforma dell’ergastolo ostativo.

Baiardo, negli anni ’90, scontò la pena di quattro anni di reclusione per aver coperto la latitanza dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, adesso detenuti in carcere.  

Matteo Messina Denaro, l’arresto e la “profezia” di Baiardo

“L’unica sua speranza e me lo auguro anche io per loro, perché sono giovani, è che venga abrogato l’ergastolo ostativo e che comincino a godersi la famiglia, i figli”. Così l’uomo aveva detto a Giletti. Poi le dichiarazioni shock. “E magari chi lo sa che avremo un regalino – prosegue -. Magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato, che faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi e fare un arresto clamoroso? Così arrestando lui magari esce qualcuno che ha l’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore…”.

Un’operazione che “sarebbe un fiore all’occhiello” per il Governo appena insediatosi, sottolinea Baiardi, che viene subito incalzato dalle domande di Giletti. I ragionamenti del giornalista strappano all’uomo qualcosa, ma l’intervistato non si sbottona mai troppo. Ad un certo punto, allude a quanto è accaduto per l’arresto di Totò Riina. “Il generale Delfino, tornando indietro negli anni, cosa aveva detto all’allora ministro della Giustizia Martelli? Le faccio un regalo. Le consegnerò prima di Natale Totò Riina”, racconta Baiardo.  

Quando Giletti chiede quando potrebbe avvenire la presunta operazione che consegnerà il boss nelle mani della giustizia, l’uomo risponde semplicemente: “Giletti, ci sono delle date che parlano…”.

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