Arrestato questa mattina, dopo 30 anni di latitanza, Matteo Messina Denaro, considerato l’ultimo padrino di Cosa Nostra. Soprannominato “U siccu” per il suo aspetto esile, era considerato il pupillo di Totò Riina.
Matteo Messina Denaro è nato a Castelvetrano, in provincia di Trapani, il 26 aprile 1962. Era latitante dall’estate 1993.
Figlio del vecchio capomafia Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido a soli. 15 anni. C’è sempre Matteo Messina Denaro dietro le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti della loro scorta.
Nel 1989 era stato denunciato per associazione mafiosa, dopo aver partecipato alla faida tra i clan Accardo e Ingoglia a Partanna. Anno in cui il giudice Paolo Borsellino iscrive per la prima volta il suo nome in un fascicolo d’indagine.
In seguito all’arresto di Riina, è favorevole alla continuazione degli attentati dinamitardi, insieme a Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e ai fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. Mette a disposizione uno dei suoi uomini per fornire supporto logistico per alcuni attentati a Firenze, Milano e Roma, ponendo in atto la cosiddetta stagione stragista.
Nel 1998, dopo la morte del padre Francesco, è diventato capomandamento di Castelvetrano e rappresentante della provincia di Trapani in Cosa nostra.
Matteo Messina Denaro ha una figlia conosciuta e riconosciuta, che si chiama Lorenza, avuta con Francesca Alagna, unica compagna riconosciuta del boss. Da latitante Messina Denaro è riuscito ad avere due figli, una ragazza di cui si conosce anche la madre, e un maschio, Francesco, come il nonno paterno don Ciccio Messina Denaro.
Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra cui :