Matteo Messina Denaro, gli audio inviati all’amica: dal racconto della malattia alle critiche a Zelensky
A “Non è l’Arena”, su La7, è intervenuta la donna che aveva conosciuto il boss durante le cure, col nome di “Andrea”. A lui rivolge un appello: “Collabori e aiuti quelle persone che ancora possono avere bisogno del suo aiuto, non ultima la faccenda che riguarda Denise Pipitone”
I protagonisti della puntata del 19 febbraio di “Non è l’Arena”, su La7, sono stati gli audio esclusivi inviati dal boss Matteo Messina Denaro ad una donna come lui in cura presso la clinica “La Maddalena” di Palermo. Una compagna di terapie che era ormai diventata un’amica e alla quale il boss aveva parlato dei temi più disparati: dalla malattia fino alle sue opinioni sulla guerra tra Russia e Ucraina.
L’ultimo messaggio risale a pochi giorni prima dell’arresto, messo a segno il 16 gennaio dopo trent’anni di latitanza. “Il Covid mi ha lasciato ieri, ho ancora la febbre e ho perso 4 chili. Se mi riprendo mi faccio sentire”. Così aveva scritto Matteo Messina Denaro il 14 gennaio 2023. I due si erano conosciuti durante le cure oncologiche; “Andrea” il nome con cui il boss si era presentato alla donna.
Matteo Messina Denaro e la rabbia per la malattia: “Il mio corpo mi ha tradito”
“Il mio corpo mi ha tradito. Ancora non riesco a capacitarmi. Non lo sopporto più questo corpo. Io avevo una vita bellissima. Non avevo previsto quello che sta accadendo e non lo posso accettare”. Così recita un messaggio datato 11 febbraio 2022. “Ero un vulcano prima della malattia, ero un altro Andrea, ora mi sento inutile”.
Non solo sfoghi. In alcuni momenti Messina Denaro si è trovato anche a dover confortare l’amica. “Lo so cosa stai passando, ci sono passato prima io quando stavo aspettando il mio e poi mi sono arrivate cattive notizie. Ma non puoi fare così. Cadi malata prima di sapere le notizie. C’è un centro dove stanno facendo questo esame istologico? Perché non contatti il centro? Lascia stare il medico, lui poi te lo legge. Non so che dirti. In effetti 22 giorni è assurdo, a me l’hanno dato in una settimana. Fammi sapere”, le aveva detto in un’occasione (ASCOLTA QUI).
Non mancano neanche le frasi che, una volta conosciuta la reale identità dell’uomo, assumono tutto un altro sapore. “Dovete tenere conto che io ho ormai un’età vetusta. In più non ho vissuto nel salottino seduto con le ciabatte. Io sono stato un tipo che il mondo lo ha calpestato, anche malamente. L’ho vissuto. Ne ho esperienze”, aveva detto “Andrea” all’amica (ASCOLTA QUI).
“Sono sicura che sta bene. Certo che ci penso a come sta. È battagliero, è una roccia”, dice la donna rispondendo alle domande di Massimo Giletti su come pensa che il boss possa stare adesso.
La guerra in Ucraina e l’affondo a Zelensky
Tra gli audio ce n’è anche uno dove il capomafia espone le proprie idee in merito alla guerra in Ucraina. “Perchè invece di fornire armi, dico agli Stati occidentali, non dicono a questo buffone di presidente di dimettersi, sistemare le cose e fornire aiuto umanitario? Cioè aiutare nella loro terra a questi. Nel momento in cui si arriverà a questo punto ti assicuro che il primo io farò della beneficenza per queste persone, ma nella loro terra”.
“In genere il popolo segue la televisione e i giornali, io non sono così. Ci vogliono far capire che quelli hanno torto, non hanno torto. Non è Putin che vuole mettere i missili in America, è il contrario. Sono gli americani che vogliono mettere i missili a Putin e quello giustamente non glielo permette. Ovviamente se Putin non fosse una potenza nucleare, già l’America l’avrebbe bombardato”.
Messina Denaro avversa l’informazione fornita dai media e dice: “Sono morti in questi otto anni migliaia di russi, tu lo sapevi? Non lo sapevi. Perché la tv e i giornali non dicono niente. Ora se ne accorgono perché i morti sono dall’altro lato? Siamo giusti, non ragioniamo con la tv o con i giornali. Convinciamoci di nostro”. (ASCOLTA QUI).
L’appello dell’amica a Matteo Messina Denaro
La donna nel corso della trasmissione ha anche rivolto un appello al capomafia, ora detenuto al 41 bis nel carcere de L’Aquila. “In questo momento lo inviterei a vestirsi di umiltà – dice – e a pensare a tutte le persone che gli possono volere bene, credo che ne abbia tra parenti e amici, e indurlo a riflettere e a poter fare del bene. Collaborare e aiutare quelle persone che ancora possono avere bisogno del suo aiuto, non da ultima la faccenda che riguarda Denise Pipitone e dare un grandissimo aiuto alla famiglia che sta cercando la verità”.
Tra i libri di Messina Denaro anche le biografie di Escobar, Fabrizio Corona e Agassi