In un video diffuso dai Carabinieri si vede l’ingresso del boss Matteo Messina Denaro alla clinica La Maddalena di Palermo lunedì mattina, poco prima del suo arresto. Come si vede dalle immagini, l’ex latitante era incappucciato, con indosso un cappotto, occhiali scuri e una mascherina nera a coprire il viso.
Dopo trent’anni di latitanza i Carabinieri del Ros sono riusciti ad arrestare lunedì mattina il boss più pericoloso italiano. Da poco più di un anno era in cura alla clinica che si trova nel quartiere San Lorenzo. E qui i militari lo hanno bloccato. Messina Denaro era coperto da un falso nome, Andrea Bonafede. In manette insieme a lui è finito il suo accompagnatore, Giovanni Luppino di Campobello di Mazara.
Proprio nel comune trapanese si trovava il covo del boss: il nascondiglio sia situato nel centro abitato. La perquisizione è durata tutta la notte, dopo ore di ricerche, e vi ha preso parte personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido. Al momento all’interno sono stati trovati oggetti di lusso, profilattici, viagra. Non armi. Sott’occhio dei militari alcuni documenti che potrebbero nascondere informazioni importanti.
Matteo Messina Denaro è nato a Castelvetrano, in provincia di Trapani, il 26 aprile 1962. Era latitante dall’estate 1993.
Figlio del vecchio capomafia Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido a soli. 15 anni. C’è sempre Matteo Messina Denaro dietro le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti della loro scorta.
Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra cui :